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Ordini professionali

''Siamo stati profondamente delusi da questo governo, che si è mostrato assolutamente inadempiente'. Sono queste le parole con cui Tiziana Rossetto, presidente della Federazione logopedisti italiani (Fli), ha commentato oggi, a margine di una conferenza stampa, il mancato varo del provvedimento istitutivo degli ordini e degli albi delle professioni sanitarie. ''Per l'ennesima volta - ha dichiarato Rossetti - è stata fatta scadere la proroga per l'esercizio della delega da parte del Governo prevista dalla legge 43 del 2006. Questo è molto grave perché lascia un vuoto legislativo: chissà quali forti lobby avranno fatto pressioni contro il varo di questo provvedimento che andava nella direzione della tutela dei cittadini''. Il riconoscimento dell'ordine professionale dei logopedisti, secondo Rossetti, è una necessità, perché ''purtroppo ancora oggi non mancano casi di abuso della professione che viene esercitata non solo da chi ha conseguito la specifica laurea triennale, ma anche da laureati in lettere, psicologia e scienze della formazione. Quello che chiediamo - ha continuato - è che i logopedisti accreditati siano riconosciuti a livello nazionale e che debbano aderire a un codice deontologico, affinché vengano tutelati i cittadini che si rivolgono a loro''. La Federazione logopedisti italiani, infine, manifesta preoccupazioni anche per il numero ridotto di operatori presenti sul territorio, che costringe i pazienti a lunghe liste di attesa. ''Sono le Regioni - ha concluso Rossetti - a definire ogni anno quale sarà il numero di laureati in logopedia. E loro, per ragioni economiche, sono disposte a tagliare il numero di laureati, sacrificando così la salute dei cittadini''.
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