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Lettera di Vincenzo TAFURI. Segretario U.s.p.p.i. Basilicata. 13/9/2006

Caro direttore,

Il 51 congresso nazionale degli ingegneri si svolge secondo l'antico e tradizionale rito della convegnistica colta ed erudita . Anche le tematiche introduttive da sviluppare seppure affascinanti sono la testimonianza di un approccio antico alla soluzione delle problematiche più attuali di interesse degli ingegneri. Concordo con l'On. Mantini nel definire il problema dei minimi tariffari importante ma non da costruirci sopra l'inferno o il paradiso . Estremamente più importante, per tutti i risvolti connessi, tra cui il collegato aumento del potere contrattuale che ne deriva, è la certezza del pagamento della prestazione espletata. Al riguardo si evidenzia che il famigerato decreto BERSANI , irripetibile occasione di resurrezione per i professionisti italiani , sia dipendenti , la maggioranza silenziosa, sia liberi,  ha introdotto a favore  degli intermediatori immobiliari l'obbligo della certezza dell'avvenuto pagamento della prestazione espletata. Estremamente più importante è la necessità di aprire una discussione sulla condizione odierna degli ingegneri uscendo dal cliscè obsoleto della predominanza dell'esercizio della professione nella forma libero professionale. Così non è per il semplice assunto che almeno il 50%-60% esercita la professione in rapporto di lavoro subordinato con tutte le problematiche connesse alla impropria utilizzazione dei predetti professionisti e allo status giuridico ed economico degli stessi incompatibile con le funzioni e il ruolo svolto. Collegato alla problematica dei predetti professionisti , che rappresentano una componente di importanza strategica all'interno della categoria, i professionals del pubblico impiego sono pubblici ufficiali e sono gli unici che possono bloccare con lo sciopero la pubblica amministrazione, vi è quella mai risolta del ruolo professionale e della rappresentanza sindacale degli stessi. Sono due tabù irrisolti e che nessuna riforma della professione seria e credibile potrà trascurare in quanto riguarda tutti i professionisti, dipendenti e liberi, sia per gli aspetti connessi alla rappresentanza sindacale, solo ingegneri,sia alle competenze professionali , lo status professionale si ottiene con l'iscrizione agli albi e l'esercizio professionale e non con la generica anzianità   di   servizio   nella    pubblica amministrazione. Da non trascurare il famigerato incentivo per le attività professionali contemplato dalla legge Merloni del 1994 con la quale su un importo di opere di un miliardo delle vecchie lire  le amministrazioni pagano all'interno un compenso di solo quindici milioni venti milioni a fronte di prestazioni a tariffa di duecentocinquanta trecento milioni. È illecito arricchimento e concorrenza sleale con risvolti che riguardano tutta la categoria degli ingegneri. Sono solo alcuni dei problemi irrisolti che interessano tutta la categoria e che dovrebbero costituire il cemento per creare uno spirito di corpo fondamentale per iniziative forti,dallo sciopero alle iniziative legali, pietre miliari dello stato  di diritto tralasciando l'inutile blandizia della politica i cui interessi , è stato ampiamente dimostrato, vanno in direzione opposta a quelle dei professionisti.

Vincenzo TAFURI

Segretario U.s.p.p.i. Basilicata

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