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L'etico non ci interessa

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Intervista a Vincenzo Santaniello, responsabile di CoopSalute, che chiarisce uno dei punti più controversi, ma parla anche di fatturato, di contratti e dei programmi futuri.

L'etico non ci interessa

Intervista a Vincenzo Santaniello, responsabile di CoopSalute, che chiarisce uno dei punti più controversi, ma parla anche di fatturato, di contratti e dei programmi futuri.

Dopo un lungo confronto a distanza, spesso per interposte associazioni di consumatori, era il caso di raccogliere direttamente alla fonte le opinioni della grande distribuzione, anzi del campione indiscusso della GDO italiana, la Coop. Campione non soltanto per fatturato e dimensioni, ma anche perché sulla vendita dei farmaci da automedicazione al di fuori della farmacia si è, per così dire, spesa in prima persona.

E alle domande di Farmacista33 la Coop ha cortesemente risposto, nella persona di Vincenzo Santaniello che del progetto CoopSalute è il responsabile

Domanda. Cercando di mettere un po' d'ordine tra le diverse indagini a campione, qual è oggi la situazione di prezzi e vendite nei settori farmaceutici dei vostri ipermercati? Rispondono agli obiettivi che vi eravate posti? Conferma o smentisce che questo settore sarebbe in perdita?

Risposta. Oggi vendiamo circa 200 prodotti di OTC-SOP con uno sconto medio del 25% in un range compreso tra il 20% e il 30%. Rispetto agli obiettivi che ci eravamo posti, i risultati di vendita sono di gran lunga superiori a quanto ci aspettavamo. Questi lusinghieri risultati di vendita sono dovuti all'alto numero di persone che sta comprando presso Coop Salute, senza che ci sia stato nessun effetto di accaparramento: la media di quantità per scontrino è di circa 1,5. Per quanto riguarda i risultati economici: quando si parte da zero in un nuovo settore o area di affari esiste sempre una fase iniziale dove la componente investimento è rilevante. Questo ragionamento vale ancora di più in un mercato come quello farmaceutico, finora chiuso ad ogni possibilità alternativa d'acquisto. Con l'apertura dovremo tutti capire come evolvono e si stabiliscono i nuovi equilibri tra grande distribuzione, produttori e con quale filiera operativa avverrà la gestione del farmaco. E' da questi fattori che dipende la possibilità di avere nel medio periodo una redditività sufficiente. Inoltre è da sottolineare che il motivo per cui Coop ha promosso la campagna di raccolta firme per la liberalizzazione del mercato dei farmaci, limitatamente a Sop e Otc, non è stato ovviamente economico, ma sociale: la nostra missione è di tutelare il potere d'acquisto dei consumatori e dei nostri soci. E' su questa missione che Coop è nata più di 150 anni fa. Il nostro impegno è di realizzarla continuamente, aggiornandola all' evoluzione della situazione economica e sociale.

D. Inutile nascondere che il timore dei farmacisti è che il prossimo passo sia la convenzione con il Servizio sanitario e il passaggio alla vendite dell'etico. E' chiaro che non è soltanto la Coop in gioco, ma rientrerebbe nei vostri interessi?

R. Coop non ha proposto, né ha mai affermato in alcuna sede la volontà di estendere la vendita anche ai farmaci etici. Il nostro obiettivo è quello di migliorare la gestione e lo sviluppo di Coop Salute, di migliorare la qualità e la quantità di assortimento, limitatamente ai farmaci OTC e SOP, che oggi riteniamo troppo limitato.

D. Avete avuto difficoltà nel reclutare i farmacisti? Qual è esattamente l'inquadramento dei farmacisti che operano nelle vostre strutture?

R. Abbiamo assunto al momento più di 110 farmacisti (in media 3 per ciascun CoopSalute) e abbiamo ricevuto e stiamo ancora ricevendo domande di assunzione da parte di farmacisti (attualmente ne sono pervenute oltre 3800) a dimostrazione dell'interesse e dell'attenzione che la liberalizzazione, seppure parziale, del settore ha ottenuto. Applichiamo ai farmacisti il Contratto Nazionale di Lavoro della Distribuzione Cooperativa. L'inquadramento, normalmente applicato nelle diverse cooperative, è al III livello con l'aggiunta di un'eventuale indennità in modo che il trattamento economico che ne risulta sia in linea con il mercato esterno di riferimento. Il Contratto Nazionale di Lavoro applicato (che attualmente non contempla tali figure professionali) è in fase di rinnovo; la definizione di questo aspetto relativo all'inquadramento sarà dunque affidata al prossimo negoziato contrattuale".

D. Quali i piani per il futuro? Siete interessati anche ad allargare l'offerta agli esercizi di prossimità?

R. Quando si entra in un mercato nuovo il primo obiettivo è di imparare a farlo funzionare, di capire i consumatori, come vivono questa novità, quali bisogni hanno,  di verificare quali risultati otteniamo e quali sono ottenibili. Rispetto a questa fase iniziale dovremo capire in che modo la situazione tenderà a stabilizzarsi. Su questa base, al momento opportuno, definiremo fin dove è possibile sviluppare Coop Salute.   Tratto da Farmacista 33. Quotidiano Web della Federazione Ordine Farmacisti Italiani  

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