La manovra mette a rischio salute cittadini
Dai medici di medicina generale 5 no alla finanziaria
Il secondo no va invece al blocco di sei mesi a convegni e corsi Ecm (educazione continua in medicina), deciso dalla Farmindustria in risposta alle pesantissime misure sul settore contenute nella Finanziaria 2007, come ha spiegato la stessa associazione delle aziende farmaceutiche. “Senza ipocrisie - dice Giacomo Milillo Presidente Fmmg (nella foto)- dobbiamo ammettere che l'unica forma di Ecm ai medici arrivava dall'industria. Ma invece di polemizzare sulla presenza di un conflitto di interesse, che peraltro esiste nel settore pubblico come in quello privato perché non c'è un soggetto etico e uno meno etico, l'autorità dovrebbe semplicemente fare controlli e sanzionare eventuali comportamenti sbagliati. È doveroso non interrompere la continuità dell'aggiornamento scientifico, e per questo invito Farmindustria e le autorità coinvolte a incontrarsi per risolvere immediatamente la questione”. Il terzo no è alla proposta dell'Antitrust, che suggerisce di obbligare i medici a prescrivere un medicinale indicando in ricetta il solo principio attivo. La prima precisazione di Milillo riguarda “il valore generale del farmaco: un bene che non crea soltanto mercato, ma produce anche salute e può salvare delle vite, e che perciò non va criminalizzato e colpito con un accanimento dannoso”. In questo senso “i generici vanno sostenuti e promossi - dice il numero uno della Fimmg - ma è dimostrato che in base agli eccipienti contenuti un generico può avere un'efficacia fino al 20% minore o maggiore rispetto al prodotto griffato di riferimento. Per questo rivendichiamo il diritto del medico a prescrivere il prodotto migliore, senza delegare la scelta al farmacista che finirebbe per scegliere il farmaco in base a un criterio prevalente: l'utile nella vendita. I farmacisti sono professionisti seri e di buon senso - precisa Milillo - ma non sanno nulla del paziente, ignorano completamente la sua sensibilità a un farmaco e non hanno neanche la responsabilità legale della prescrizione. Senza contare – aggiunge - l'esito farmacoeconomico del tutto irrilevante o nullo di una misura del genere, perché già oggi lo Stato impone ai farmaci di marca lo stesso prezzo di rimborso del suo generico meno costoso”. Sempre parlando di farmacisti, “con cui è fondamentale una piena collaborazione”, il segretario Fimmg si dice comunque “allarmato dalla proposta di Federfarma che vorrebbe trasformare la farmacia in un luogo di assistenza, con il farmacista dotato di cartella clinica che collabora con il medico alla gestione del paziente cronico. Un sistema in cui chiunque può svegliarsi al mattino e decidere di fare una determinata cosa è un sistema che va decisamente rigovernato”, è convinto Milillo. Il quarto no del neo segretario nazionale Fimmg riguarda poi l'obbligo di trasmissione telematica di tutte le prescrizioni al database del ministero delle Finanze. “Sarebbe uno spreco assurdo – attacca Milillo – e non serve a niente perché quando un paziente chiede una prescrizione non sempre la usa. A volte resta inutilizzata, scade e va ripetuta”. Il quinto, infine, e ultimo no, riguarda la misura secondo cui, per i liberi professionisti, viene ridimensionata la quota deducibile delle spese per l'autovettura. Per un medico di famiglia o un medico di continuità assistenziale (guardia medica) si passerebbe dal 50% al 25% della cifra massima di 9.038 euro in ammortamento quadriennale. “Una penalizzazione - protesta il numero uno del sindacato - a un medico di famiglia con mille assistiti questo provvedimento comporterebbe una tassazione aggiuntiva di 450 euro l'anno. E faccio notare - aggiunge - che i medici di famiglia e di guardia non beneficiano della detrazione Iva sull'acquisto di un'auto perché erogano prestazioni esenti dall'Iva stessa. E che per evidenti motivi non possono essere possibili evasori fiscali”. Secondo la Fimmg, insomma, serve una riflessione seria insieme al ministro della Salute e gli assessori regionali alla Sanità, così da “stabilire in modo rigoroso e motivato chi fa cosa e perché”.