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Il Cnel passa all’esame del repertorio delle professioni

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Il Cnel ribadisce la priorità di riconoscere le nuove professioni. È emersa questa necessità, primaria rispetto al riconoscimento delle libere associazioni, nella riunione di martedì 5 febbraio 2008, del gruppo di lavoro sulle libere professioni al Consiglio nazionale dell’Economia e del lavoro. Per Assoprofessioni, componente del gruppo che fa capo alla seconda commissione del Cnel, hanno partecipato il presidente Giorgio Berloffa e il suo vice Edoardo Rossi. La questione del riconoscimento delle professioni è stata sollevata da Roberto Sandri, coordinatore tecnico in materia di professioni della Conferenza Stato-Regioni, il quale ritiene che “è indispensabile riconoscere subito le figure professionali attraverso le quali è possibile dare il giusto rilievo alle competenze in ambito regionale e a livello europeo”. “In pratica – è soddisfatto il presidente Berloffa – trova autorevole conferma la nostra posizione. Da sempre infatti la confederazione delle associazioni delle professioni non regolamentate ribadisce la necessità di riconoscere le professioni prima che le associazioni, sia nella futura riforma che nell’attuale decreto legislativo che ha recepito in Italia la direttiva sul riconoscimento delle qualifiche professionali”. L’osservazione ha trovato l’attenzione del presidente della II Commissione del Cnel, Giuseppe Casadio, al quale si deve il merito di voler proseguire la discussione sull’articolo 26 del decreto legislativo Qualifiche nonostante tutte le attività parlamentari siano sospese in seguito alla caduta del governo. Il presidente Casadio ha addirittura già stabilito una data orientativa del prossimo incontro. Nella prima settimana di marzo, con tutta probabilità, si terrà infatti un seminario con Istat e Isfol, che hanno provveduto a realizzare un repertorio delle attività professionali. “Tale repertorio – precisa Berloffa – potrebbe essere la base da cui partire per individuare i profili professionali da riconoscere”.
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