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l'opinione

Stabilizzazione occupazionale nel Lazio, tutti esclusi gli operatori sanitari

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di Gianni Romano (Segretario regionale della Fials Confsal)

La Giunta Marrazzo deve chiarire con la cittadinanza quale politica intende adottare nei mesi a venire riguardo al precariato del personale sanitario. Riteniamo che sia infatti inderogabile formulare un provvedimento che porti alla stabilizzazione degli operatori sanitari precari nei ruoli della sanità pubblica così come è stato sancito da una delibera di Giunta Regionale per la stabilizzazione occupazionale del personale a contratto che presta servizio negli enti locali del Lazio. Da quella delibera infatti sono stati esclusi tutti gli operatori sanitari. Differentemente la Giunta si sta prodigando a varare altre due delibere dedicate solo agli operatori sanitari. Entrambe dettano le disposizioni per il contenimento delle spese di personale del Servizio Sanitario Regionale e limitano il turn-over per tutto il 2008 anche per quegli operatori che cesseranno dal servizio per via del raggiungimento dell’età pensionabile. Fra questi ultimi infatti ne potranno essere assunti in deroga solo il 30 per cento e previa decisione di Giunta. È gravissimo che sulla base di questi provvedimenti, che invitano le aziende sanitarie ad adottare atti in ordine alla razionalizzazione della rete ospedaliera, all’equilibrio economico e finanziario e la riorganizzazione dei vari reparti di specialistica e diagnostica, in alcune Asl agli operatori sanitari di ruolo viene proposto di mettersi in mobilità d’uscita – precisa Romano - l’azienda infatti per loro firmerebbe il nulla osta qualora chiederebbero il trasferimento in un’altra sede. In questo panorama così contorto e contraddittorio ci rimane difficile riuscire a spiegare al personale sanitario, ai nostri simpatizzanti, agli iscritti e a tutti coloro che si rivolgono a noi per consulti legali in materia di Diritto del lavoro perché mai l’amministrazione Marrazzo abbia deciso in merito al precariato di adottare due pesi e due misure. Da una parte infatti – continua Romano – sta legiferando per inquadrare a tempo indeterminato tutti coloro che sono stati assunti negli ultimi tre anni e questo dopo che, appena la Giunta Marrazzo si è insediata ha liquidato oltre 400 lavoratori ad interim assunti dalla passata amministrazione, dall’altra parte, invoca il blocco del turn-over sanitario pure dopo che lo stesso Assessore alla Sanità Augusto Battaglia ha firmato ben 4 accordi con le organizzazioni sindacali per la regolarizzazione graduale del precariato sanitario. Stessa malaugurata sorte sta toccando anche ai cantieristi scuola-lavoro della cui stabilizzazione – aggiunge Romano - si era interessata anche lo stesso Assessore al Lavoro Alessandra Tibaldi. In questo caso i giovani che hanno avuto accesso ai cantieri scuola lavoro hanno fatto una selezione per esservi ammessi e partecipato ad un bando che prevedeva la loro stabilizzazione alla fine del corso lavorativo. È per questi motivi che riteniamo indifferibile ormai, sia nella forma che nella sostanza e dopo gli impegni espliciti di due assessori della Giunta Marrazzo, allargare gli atti relativi alle Misure di stabilizzazione occupazionale a tutto il personale precario del Lazio e in primis a quello sanitario la cui stabilizzazione – conclude Romano – sarà di aiuto anche a rimpiazzare l’insufficienza di operatori nelle strutture assistenziali della Regione.
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