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l'opinione

Il nuovo statuto Onaosi danneggia i medici del Ssn

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La denuncia da tutti i sindacati medici

"L'approvazione, da parte del Consiglio di amministrazione dell'Onaosi, del nuovo statuto della Fondazione e la richiesta di un aumento del contributo obbligatorio danneggiano i medici dipendenti ospedalieri e del territorio. Chiederemo al ministro del Lavoro, Cesare Damiano, di non dare 'il via libera' definitivo alla riforma". È il commento dei sindacati medici (Aaroi-Aipac-Anpo-Federazione Cisl medici-Federazione medici aderente Uil Fpl-Fesmed-Fp Cgil medici-Simet-Snr) al nuovo statuto Onaosi, approvato sabato dal Cda dell'ente. "Non si è tenuto in alcun conto - spiegano le organizzazioni sindacali in una nota - delle osservazioni fatte alla bozza dello statuto da parte della maggioranza dei sindacati di categoria, e il risultato è la presenza negli organi della Fondazione di circa un terzo dei componenti non eletti democraticamente dai contribuenti, ma designati-garantiti dagli Ordini professionali. Questo - aggiungono - è lesivo del diritto di scegliere i propri rappresentanti da parte dei medici dipendenti e dei contribuenti volontari, sancito dalla legge 222 del 2007, che prevede la democraticità della vita associativa, con la partecipazione al voto di tutti i contribuenti". Ma le critiche alla riforma Onaosi non finiscono qui. "La Fondazione - sottolineano i sindacati - avrebbe già avviato la procedura per un aumento della quota mensile, deciso anche da chi non rappresenta i contribuenti, ma si arroga il diritto di gestirne le risorse. Nei prossimi giorni ricorreremo al ministro del Lavoro per chiedere di non approvare uno statuto che non rispetta la legge e che penalizza i dipendenti medici ospedalieri e del territorio, in maggioranza contrari al nuovo testo, e per questo obiettivo porteremo avanti tutte le necessarie azioni sindacali".
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