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l'opinione

I Penalisti disertano l’inaugurazione dell’anno giudiziario

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Per protestare contro la lunghezza dei processi

Come ogni anno, in gennaio si svolgerà presso la Corte di Cassazione (il 25) e presso le sedi di Corte d’Appello (il 26) la cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario. Nel corso degli anni, l'Unione delle Camere penali Italiane ha sempre criticato la "sostanziale assenza dell’avvocatura penale e destinate" in queste occasioni che, secondo l'organismo presieduto dal prof. Oreste Dominioni, rappresentano solo un racconto dei cosiddetti "mali della giustizia" talvolta "strumentale a lanciare allarmi sociali", "volti ad alimentare paura e desiderio di autorità, e dunque ad invocare la regressione del sistema delle garanzie". Ieri, quindi, la Giunta UCPI, in collaborazione con la Camera Penale di Roma, ha deciso di organizzare la manifestazione "Inaugurazione dell’Anno Giudiziario dei Penalisti Italiani" per il 23 gennaio 2008 e ha proclamato un giorno di astensione dall'attività giudiziaria penale in pari data. In sintesi, lo scopo della manifestazione, come si legge sul sito dell'associazione, è rendere noti i dati "delle reali cause della lunghezza dei processi, delle disfunzioni anche in sede locale, dei tempi morti della giustizia, delle spese, dei difetti organizzativi etc". Per quanto riguarda invece il programma delle cerimonie ufficiali stabilito qualche giorno fa dal CSM, si sottolinea che "alle assemblee generali per l'inaugurazione dell'anno giudiziario partecipano... i rappresentanti dell'Avvocatura" e si ribadisce che "la cerimonia d'inaugurazione costituisce un momento di dibattito pubblico sulla situazione dell'amministrazione della giustizia e che deve ritenersi ammissibile la partecipazione di altre categorie di soggetti, oltre quelli già previsti dalla normativa vigente". "Per quanto riguarda i soggetti già previsti dalla legge, i rappresentanti dell'Avvocatura con diritto di intervento debbono identificarsi nei Presidenti del Consiglio Nazionale Forense e degli Ordini locali". Prenderanno la parola, quindi, prima i rappresentanti degli Organi Istituzionali, poi il Procuratore generale e, infine, i rappresentanti dell'Avvocatura. Tra i rappresentati dell'Avvocatura prenderà per primo la parola il Presidente del Consiglio dell'Ordine della città ove ha sede la Corte d'Appello e successivamente interverranno i Presidenti degli altri Ordini del distretto. Il Consiglio Superiore della Magistratura ritiene che "la natura delle cerimonie di inaugurazione, che costituiscono, pur nella solennità delle forme, un autentico momento di riflessione sui complessi temi della giustizia e di pacato confronto tra magistrati, avvocati ed esponenti delle istituzioni, imponga di superare gli stretti limiti delle categorie di coloro che per legge possono intervenire, in modo da consentire la più ampia partecipazione della società civile". Anche a livello locale, quindi, il giorno 26, potranno intervenire, se l'intervento è preannunciato entro le ore quattordici del giorno precedente, i rappresentanti dell'Associazione Nazionale Magistrati, delle Associazioni dei Giudici Onorari, delle Università, delle Associazioni degli avvocati, del personale amministrativo e di ogni altra associazione interessata alle problematiche dell'amministrazione della giustizia.
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