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Bersani conferma: entro fine mese al via la riforma degli ordini

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di Luigi Berliri

La riforma delle professioni arriverà in Consiglio dei ministri entro poche settimane. La politica delle liberalizzazioni, insomma, andrà avanti con incisività contando sull'appoggio del Parlamento e dell'opinione pubblica. Ad annunciarlo il ministro per lo Sviluppo economico, Pierluigi Bersani, a Ravenna per partecipare ad un incontro sulla concorrenza, sottolineando che sulla riforma degli ordini professionali "le bozze che stanno uscendo sono molto aperte, non arretrano rispetto al mio decreto. Ai miei occhi – ha comunque fatto rilevare Bersani - lasciano solo un pò inevaso il tema dell'accesso dei giovani e delle società amministrate". A chi gli domandava a quando l'inizio della 'fase due' delle liberalizzazioni, ''a dir la verità, pochi hanno notato -ha fatto presente il ministro- che già oltre al decreto abbiamo inviato al Parlamento parecchie norme nuove, come quelle sulla pubblicità  televisiva, servizi pubblici locali, azione collettiva dei consumatori, energia. Superata la finanziaria, il Parlamento avrà moltissimo materiale su cui lavorare e potrà veramente dare -ha osservato Bersani-  un'impronta riformatrice a questo avvio di legislatura”. Per quanto riguarda, infine, la class action, ''conosciamo le  resistenze e il fatto che le grandi imprese hanno molte perplessità - ha detto Bersani, spiegando che “il messaggio che voglio dare è molto semplice: non siamo chiusi a perfezionamenti e al dialogo. Certo è che non vogliamo fare -ha aggiunto- una cosa, come si dice all'americana, non ci interessa. Però una soluzione va trovata e il consumatore deve essere tranquillo su come è trattato. Come fa  Davide a difendersi da Golia? -si è chiesto Bersani con una metafora- come fa un cittadino che ha subito un torto di 50 euro a difendersi con altre milioni di persone?”. In vista della riforma, l’Aiga, l’associazione giovani avvocati, ha lanciato la proposta di organizzare assemblee congiunte dei giovani professionisti per favorire una proposta unitaria in materia di riforma delle professioni. Secondo il presidente Valter Militi, presidente dell'Aiga  “siamo in un momento particolarmente delicato per il mondo delle professioni intellettuali, i giovani professionisti avvertono il bisogno di unire le forze e di proporsi una volta di più come fucina intellettuale e produttiva del Paese”. Al di là di quelle che definisce “legittime iniziative di protesta - per Militi - è indispensabile un grande sforzo propositivo, comune a tutte le realtà professionali, per rappresentare alla classe politica le esigenze dei giovani operatori della conoscenza, e pervenire finalmente a una riforma delle professioni realmente condivisa e adeguata ai tempi”. A tal fine, dunque, l'Aiga incontrerà il prossimo 17 novembre i rappresentanti delle altre associazioni dei giovani professionisti, “proseguendo - conclude Militi - sulla strada del dialogo interprofessionale avviata alla recente conferenza di Bergamo".

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