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Visco e Bersani. Nessun parere in senato da due commissioni.

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Luigi Berliri

Stop da Finanze e Difesa a Bersani e Visco. La maggioranza non infatti ha raggiunto il numero di voti necessari ad approvare il parere consultivo al Dpef nella commissione Finanze e Difesa del Senato. Entrambi i testi hanno ricevuto, nella coesione guidata da Giorgio Benvenuto, dodici voti favorevoli e dodici contrari, e sono stati respinti perché il pareggio equivale a una bocciatura. In commissione Difesa, invece, hanno votato in undici contro e in undici a favore del parere sul Dpef. «L'ennesima prova – ha commentato il vicepresidente della commissione, il senatore di Forza Italia Pasquale Giuliano - della mancanza della maggioranza in un settore di particolare rilievo in questo periodo, come la difesa». E per evitare ulteriori sconfitte il Governo è già corsa al riparo: da adesso in poi i provvedimenti fiscali più delicati saranno assegnati alla commissione Bilancio dove la maggioranza ha i numeri per evitare sorprese. La commissione Bilancio, intanto ha iniziato l'esame degli emendamenti al decreto. Tra le modifiche presentate dall'Esecutivo figura il divieto di cumulo delle licenze dei Taxi, il rafforzamento del ruolo dei farmacisti  per la vendita delle medicine nei supermercati con l'obbligo della presenza di un farmacista, il recupero del lavoro nero in edilizia. Per quanto riguarda i taxi l'emendamento prevede che si possano  «disporre turnazioni integrative in aggiunta a quelle ordinarie» per il cui «espletamento i titolari di licenza potranno avvalersi di sostituti alla guida in possesso dei requisiti stabiliti dalla legge», previa comunicazione al comune, il giorno precedente dell'avvio del servizio. Per i comuni è anche prevista la possibilità di bandire concorsi straordinari per il rilascio a titolo oneroso o gratuito di nuove licenze da assegnare ai soggetti in possesso dei requisiti richiesti dalla legge; i proventi derivanti saranno ripartito in misura non inferiore all'80% tra i titolari di licenze taxi del medesimo comune, la parte restante potrà essere utilizzata per iniziative volte al controllo e al miglioramento della qualità degli autoservizi pubblici. Il Governo prevede poi la possibilità di prevedere in via  sperimentale forme innovative di servizio e tariffe differenziate, e introduce anche le tariffe predeterminate su percorsi prestabiliti. Alla vigilia della serrata delle farmacie, il Governo ha poi chiarito che sarà possibile vendere le medicine nei supermercati solo «alla presenza e con l'assistenza personale e diretta al cliente» di uno o più farmacisti. Così facendo, viene di fatto rafforzato il ruolo dei farmacisti: la norma originaria infatti prevedeva solo «l'assistenza» e non chiariva la necessità anche della loro presenza. Non solo, ma un altro emendamento puntualizza che si potranno vendere le medicine non soggette a prescrizione medica soltanto «previa comunicazione al ministero della Salute e alla Regione» in cui ha sede l'esercizio commerciale. Per quanto riguarda la sicurezza del lavoro, l'emendamento del governo introduce nei cantieri edili l'obbligo, a decorrere dal primo ottobre 2006, per i datori di lavoro di munire il personale occupato di apposita tessera di riconoscimento (per i cantieri con meno di 10 operai basta la lista su apposito registro del personale giornalmente impiegato). La violazione di questo obbligo porta a una sanzione da 100a 500 euro per ciascun lavoratore, mentre l'operaio che non espone la tessera è passibile di na sanzione da 50 a 300 euro. Gli ispettori del ministero del Lavoro avranno inoltre la possibilità, fatte salve le sanzioni penali e amministrative già previste dalla legge, anche di sospendere i lavori nei cantieri ove riscontrino che il 20 o più del 20% dei lavoratori regolarmente impiegati non sia dotato di documentazione obbligatoria (non sia in regola). Per la revoca del blocco dei cantieri è necessaria la regolarizzazione del personale. Blocco dei cantieri anche in caso di «reiterate violazioni della

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