SE NON SI APRE UN CONFRONTO SUBITO ALTRI DIECI GIORNI DI ASTENSIONE DEGLI AVVOCATI
di Luigi Berliri
Il
giorno dopo la manifestazione di Roma, Michelina Grillo, presidente Oua, l’Organizzazione
Unitaria della avvocatura, non molla: la manifestazione è stata un grande
successo per i professionisti, che nessuno potrà occultare e sminuire. Ci
aspettiamo, ora, che si apra finalmente un confronto, altrimenti, sono pronte
altre iniziative di protesta degli avvocati: due tornate di astensione dalle
udienze dal 13 al 18 novembre e dall’11 al 16 dicembre. “Noi proponiamo per
sbloccare questa incredibile situazione di stallo un tavolo dei volenterosi per
la riforma delle professioni. Il Governo dia ora segnali concreti. L’obiettivo condiviso da tutti – ha aggiunto
la presidente Oua - è dotare l’Italia di un sistema professionale al passo coi
tempi, evitando di demonizzare la categoria dei professionisti, che rappresenta uno degli architravi del sistema
produttivo italiano. Per questo si debbono superare le contrapposizioni schematiche al solo scopo di realizzare una
riforma di cui l’Italia non può più fare a meno. I progetti calati dall’alto,
frutto della scienza di pochi tecnici ministeriali, hanno già prodotto 10 anni
di fallimenti. Noi siamo disponibili a lavorare con tutti sin da domani». La Grillo, tuttavia si fa poche illusioni su
un effetto positivo dell’incontro di palazzo Chigi con il presidente del
Consiglio, Romano Prodi nel corso del quale sono state presentate alcune
proposte per la riforma delle professioni. “Prodi ha fatto alcune aperture, seppure non precise, verso i professionisti
- ha spiegato il presidente del Comitato unitario delle professioni (Cup),
Raffaele Sirica - e ha promesso un nuovo incontro tra governo e rappresentanti
degli ordini per discutere di riforma e problemi delle professioni”. Il presidente del Consiglio, ha aggiunto
Sirica, “ci ha anche assicurato che il referente per la riforma delle
professioni, allo studio del governo, è il ministero della Giustizia. Inoltre, ci
ha spiegato che il deputato Pierluigi Mantini sarà il relatore della
Commissione Giustizia della Camera, con il compito di riorganizzare e
coordinare i testi di riforma del sistema professionale già presentati in
Parlamento”. La linea conciliante del
Comitato unitario, però, non è condivisa, oltre che dalla Grillo, anche dal presidente
dell'Adepp (Associazione degli enti previdenziali privati), Maurizio De Tilla. “Sono
profondamente deluso dall'incontro - ha confermato De Tilla a MP - perché il premier mi sembrava
poco interessato a interloquire con noi. Spero che la prossima volta sia più
sveglio e attento, anche perché oggi mi è sembrato che dormisse. Forse – ha ironizzato
il presidente dell’Adepp - era stanco per il viaggio in Libano”. De Tilla ha ribadito poi le richieste
dell'Adepp: sospensione immediata della legge Bersani sulle liberalizzazioni, annullamento
del progetto di riforma che sta studiando il ministero della Giustizia e avvio
di un tavolo di confronto governo-professioni. "Questi continui attacchi
alle nostre casse - ha concluso - sono inaccettabili. Siamo anche noi un
patrimonio sociale del paese".