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Randazzo a MP: ecco perchè scioperiamo

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di Elisa Pastore

Dunque, astensione dalle udienze indetta giovedì   scorso dalla giunta dell’Unione delle Camere Penali   per i giorni 11, 12 e 13 ottobre prossimi, con al centro anche la questione della sospensione dei decreti attuativi della riforma dell'Ordinamento Giudiziario.  Una sospensione che si vorrebbe ( in particolare sulla pur non soddisfacente separazione delle funzioni) sulla scorta di quelli che più volte abbiamo definito i diktat dell'Anm e che oggi viene rilanciata dal ministro Mastella con toni da tregenda : "o la sospensione o sarà il terremoto".   E non è difficile pensare che i toni catastrofici usati da Mastella vengano direttamente dalle stanze di via Arenula nei pressi della sua, in perfetto unisono con le dichiarazioni belligeranti rilasciate dai vertici dell'Anm anche e soprattutto in queste ultime settimane. Stoppiamo il tutto, allora, per lasciare che tutto tranquillamente torni com'era e si possa accontentare la corporazione più forte d' Italia ( altro che la nostra, ammesso che tale sia...). Ma -  diciamolo, pur se la citazione tragicamente evocativa può stonare assai -  il "momento è grave" sotto tanti aspetti : annunciati propositi di revisione di norme processuali ispirati da intenti restauratori; intervento su una materia delicatissima qual è quella sulle intercettazioni, licenziato in quattro e quattr'otto e con profili a dir poco controversi; situazione organizzativa e logistica degli Uffici giudiziari al limite del collasso, con problemi finanche di disponibilità di carta per fare le copie di atti ( eh sì, il giusto processo ormai passa anche attraverso una o due risme di carta per fotocopie che dobbiamo portare noi). E, poi, la Bersani, atto d'imperio contro ( sì, contro) l'Avvocatura, messa sprezzantemente alla berlina come grumo di evasori, imbroglioncelli, approfittatori, che non meritano neanche un piccolo spazio d'ascolto per esporre le proprie ragioni; e con alla base finte e demagogiche misure che peggioreranno le prestazioni offerte ai cittadini esponendoli con facilità all'inganno e all'improvvisazione. E, in questo quadro, la specializzazione, che torna come un tema forte che ci sta davanti,  ma, a questo punto,  come parte di una più generale riforma dell'ordinamento professionale che, con evidenza, non può più essere differita. Carne al fuoco, insomma, ce n'è tanta, e l' Ucpi c'è pure, forte di una rappresentanza vera ed effettiva, guadagnata sul campo in tanti anni di battaglie sui temi della giustizia penale, e forte, come sempre, delle sue buone ragioni nell'interesse di tutti i cittadini.     

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