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MULTA GARANTE NON FERMA PROTESTA TOGHE. AVVOCATI, ALTRI 15 GIORNI DI SCIOPERO

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Di Luigi Berliri

Nessun passo indietro degli avvocati italiani, anzi: la protesta contro il decreto Bersani si inasprisce e l'annuncio di altri 15 giorni di astensione dalle udienze lanciato dal Congresso Nazionale Forense in corso a Roma arriva proprio nel giorno in cui la Commissione di garanzia sugli scioperi infligge una multa di 25 mila euro all'Avvocatura italiana per le udienze disertate lo scorso luglio. Contro la sanzione le toghe prepareranno un ricorso e la richiesta di un giudizio di legittimità costituzionale. “Quello della Commissione di Garanzia - ha spiegato Maurizio De Tilla, Presidente della Cassa di assistenza e previdenza forense - è un atto intimidatorio per le modalità e la tempistica con cui è stato emanato”. Per  questo motivo, insieme all'Avvocatura italiana, “impugneremo la  sanzione e risponderanno anche con una grande adesione alle prossime iniziative di protesta”. Le iniziative, illustrate da Michelina Grillo (presidente dell' Organismo Unitario dell' Avvocatura) consistono come aveva anticipato MP in 15 giorni di astensione dalle udienze scaglionati nei prossimi tre giorni; sciopero bianco con applicazione formale di norme e regolamenti; studi legali aperti e consulenze gratuite per una giornata di diritti dei cittadini. “Reagiremo a questo attacco che colpisce non solo gli avvocati - ha detto Grillo - ma tutto il mondo delle professioni: per questo non faremo alcun passo indietro nonostante la multa del Garante”. Il presidente del Consiglio nazionale forense, Guido Alpa, ha annunciato che “gli avvocati si autotasseranno per pagare la multa che non riguarda solo noi, ma tutti coloro che hanno partecipato alle astensioni. L'Avvocatura ricorre alle astensioni solo per uno stato di grave disagio il governo non ha voluto né apprezzare né ascoltare le nostre ragioni. Quando è necessario difendere i diritti dei cittadini e degli avvocati l'astensione è legittima”.  Dal Congresso forense si sono levate critiche nei confronti del ministro della Giustizia, Clemente Mastella. “Trova il tempo solo per i congressi di partito - ha osservato Grillo - ma non di partecipare, come tutti i suoi predecessori,  al Congresso dell'Avvocatura, soggetto essenziale di quella Giustizia di cui, a quel che sembra, Mastella è ministro solo sulla carta”.   

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