aa

attualità

Parte il tavolo della rifroma delle libere professioni. Martedì le prime audizioni.

stampa

di Luigi Berliri

Partono martedì prossimo le consultazioni per la riforma degli ordini professionali. I primi recarsi a via Arenula dal sottosegretario alla giustizia, Luigi Scotti, saranno i rappresentati del Cup, in rappresentanza degli ordini professionali, e del Colap e di Assoprofessioni per le associazioni delle nuove professioni. "Il Tavolo – ha detto Pierluigi Mantini, responsabile Professioni della Margherita – è di grande rilievo poiché per la prima volta viene istituita una sede stabile di confronto e di dialogo tra governo e organizzazioni professionali non su singole questioni ma per il complesso delle politiche per le professioni. Il secondo fatto – aggiunge - è la decisione presa dalle commissioni riunite Giustizia e Attività produttive della Camera di avviare con la seduta del 26 settembre l'esame delle proposte di riforma delle professioni in Parlamento. Le proposte di legge - sottolinea Mantini – sono frutto di un'ampia discussione anche con i mondi professionali chiamati a esprimere valutazioni e pareri in sede di audizioni. Entrambi questi fatti costituiscono una svolta che favorisce una interpretazione più serena delle norme Bersani in particolare sui punti controversi del sistema delle tariffe e consente di avviare una riforma organica sul dialogo". Per il responsabile professioni della Margherita "è evidente che alcuni problemi interpretativi restano da risolvere, in particolare nella giustizia e nei lavori pubblici, ma esistono ora le sedi istituzionali e le disponibilità per un lavoro utile. Le professioni italiane sono un grande soggetto economico e sociale e - conclude Mantini - devono autorevolmente far sentire la propria voce in forme adeguate al prestigio sociale e non comportamenti da black-block". Non si fa molte illusioni il coordinatore del Colap, Giuseppe Lupoi. “L’ottimismo – dice a MP – è la principale pregio di un imprenditore. E quindi anche dei professionisti. Andiamo all’incontro di martedì con uno spirito costruttivo. Vedremo cosa verrà fuori”. “Siamo pronti ad apportare il nostro contributo – dichiara Roberto Falcone segretario generale Assoprofessioni e presidente nazionale dell’associazione dei tributaristi Lapet, – apprezzando la politica del dialogo avviata attraverso questo primo giro di audizioni dal sottosegretario Scotti. Riteniamo infatti che sia in linea con quanto annunciato dal programma dell’Unione in materia di professioni, da noi condiviso sin dallo scorso marzo, in occasione della campagna elettorale. E accogliamo con soddisfazione la volontà di porre mano con celerità al problema della riforma, al fine del riconoscimento delle nuove professioni”. Seccato il senatore Alfredo Biondi, Presidente dell’A.l.p. (Associazione Liberi professionisti) e responsabile del Dipartimento Libere professioni di Forza Italia. “In qualità di presidente dell’A.l.p. dice - non ho ricevuto alcun invito e di questo mi lamenterò con il Ministro della Giustizia, che sembrerebbe titolare dell’iniziativa. Anche nella mia qualità di responsabile del Dipartimento Libere professioni di Forza Italia ritengo che, se si vuole davvero realizzare una riforma seria e non  penalizzante, al tavolo non debbano sedere solo i soliti noti ma anche quelli che del decreto Bersani non hanno apprezzato le misure tutt’altro liberalizzatici ma contrarie ai principi di libertà e di deontologia che sono proprie della professioni libere”.

ultim'ora

Hacked By attacker >>>


Roma – 26 marzo. Ore 9,30 Sala Conferenze Camera dei Deputati. Dibattito pubblico “La Riforma delle Professioni che vogliamo”. Organizzato da Assoprofessioni. >>>


Cronistoria dell’attacco alle professioni: da Amato a Bonino via Bersani. >>>