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Consulenti del Lavoro, 42 sedi collegate on line con forum 2008

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Calderone, molto soddisfatti del rapporto con ministro Damiano

Oltre seimila Consulenti del lavoro (circa un terzo dell'intera categoria che conta su oltre 22 mila professionisti) hanno partecipato questa mattina, in collegamento da 42 sedi provinciali, al 'Forum Lavoro 2008', organizzato a Roma dal Consiglio nazionale dell'Ordine dei Consulenti del lavoro. Nelle oltre quattro ore di diretta, trasmessa da Sky, dal sito del quotidiano economico e dal sito dei Consulenti del lavoro, esperti, rappresentanti di Inps, Agenzia delle Entrate, ministero del Lavoro e società di consulenza hanno risposto ai quesiti che i consulenti inviavano on line. Al Forum, giunto quest'anno alla seconda edizione, ha partecipato anche il ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale, Cesare Damiano, che ha avuto parole di apprezzamento per il ruolo fondamentale svolto dai consulenti, definiti ''l'anello di congiunzione tra l'impresa e i lavoratori''. “Stiamo facendo del tutto per portare avanti in questo stralcio di governo gli impegni presi, dalle modifiche al testo Biagi alla legge Obiettivo”. Sono rassicuranti i toni del ministro Cesare Damiano che ha voluto ringraziare personalmente la presidente Maria Calderone per la particolare importanza del ruolo svolto dai consulenti del lavoro che ha definito come “nodo cruciale di congiunzione” tra il mondo del lavoro e le istituzioni. Seguito in collegamento satellitare da oltre 40 sedi, il secondo Forum Lavoro ha premiato l’impegno finora profuso da Maria Calderone per valorizzare il ruolo dei consulenti del lavoro. Da parte sua la presidente del Consiglio nazionale dell'Ordine dei Consulenti del lavoro ha sottolineato come la categoria ''sia senz'altro soddisfatta del rapporto instaurato in questa legislatura con il ministero del Lavoro e il ministro Damiano, nel quale abbiamo trovato fin dai primi momenti un sostegno nella nostra lotta per l'innalzamento del titolo valido per l'accesso alla professione''. Da aprile 2007, infatti, per accedere alla professione di consulente del lavoro è necessario un diploma di laurea in discipline, giuridiche, economiche o politiche. E ancora: ''Il ministro -ha proseguito Calderone- ha valorizzato il ruolo che deve svolgere l'ordine professionale, rimanendo soggetto 'terzo' e non prendendo le parti né dell'uno né dell'altro''. Per il ministero del Lavoro, hanno fornito risposte ai quesiti posti dai consulenti Ugo Menziani, direttore generale della Tutela delle condizioni di lavoro, Grazia Strano, direttore generale per l'Innovazione tecnologica e la comunicazione, e Paolo Pennesi, dirigente per l'attività ispettiva. ''L'obiettivo di questo forum -ha spiegato Marina Calderone- è quello di fornire un primo spaccato su quali siano le novità, in materia di lavoro, che ci accompagneranno nel corso del 2008''. Un aggiornamento che interessa una categoria di professionisti di cruciale importanza nel mondo del lavoro: gli oltre 22 mila consulenti, infatti, seguono ''circa 1 milione di aziende e 7 milioni di rapporti di lavoro -ha aggiunto Calderone- soprattutto in piccole e medie imprese''. Insomma, un osservatorio privilegiato, anche per il ministro Damiano. ''L'abbiamo sempre trovato disponibile e attento alle nostre istanze, anche se non sempre -ammette la presidente del Consiglio nazionale- ci siamo trovati d'accordo''. Il riferimento è alla posizione sul contratto a chiamata, abolito dal governo Prodi con il collegato alla Finanziaria. ''Per noi -ha sostenuto Calderone- era un contratto utile laddove ci sono esigenze di lavori fortemente discontinui. Averlo abolito è un danno soprattutto per i giovani che rischiano di lavorare in nero''. Tra gli argomenti 'caldi' che il 2008 porterà a imprese e lavoratori, i consulenti ne hanno sottolineato i più importanti: il nuovo contratto a termine (per il quale manca ancora una regolamentazione), le modifiche al part time e l'abolizione del contratto a chiamata, le comunicazioni on line dei rapporti di lavoro, le novita' in materie di sostituto d'imposta, il Durc (documento unico di regolarità contributiva) e le agevolazioni in materia contributiva, la riforma delle pensioni e le modifiche apportate con il Protocollo sul welfare e i contratti di collaborazione a progetto, dopo le circolari ministeriali a essi dedicate.
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