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Il consiglio direttivo di Assoprofessioni promuove per il prossimo 26 marzo un dibattito pubblico sulla riforma delle professioni

Il consiglio direttivo di Assoprofessioni promuove un dibattito pubblico sulla riforma delle professioni. Saranno invitati a Roma il prossimo 26 marzo 2008 tutte le rappresentanze delle forze politiche che si candideranno al prossimo Parlamento, sia di centrodestra che di centrosinistra. Il tema sarà: “La riforma delle professioni che vogliamo”. Lo hanno deciso questa mattina i vertici della confederazione delle associazioni delle professioni non regolamentate, che ha come presidente Giorgio Berloffa e come segretario generale Roberto Falcone. L’aggiornamento sulla riforma delle professioni alla luce della chiusura anticipata della XV Legislatura e dell’imminente avvio della campagna elettorale per le politiche del prossimo aprile era all’ordine del giorno della seduta del direttivo con l’intento di tracciare le linee-guida dell’azione di pressing che Assoprofessioni eserciterà per sollecitare il futuro legislatore a riprendere l’iter della riforma proprio dal punto in cui è stato interrotto. “Eravamo vicinissimi all’approvazione del provvedimento – ribadisce il segretario Falcone – e per questo riteniamo indispensabile mantenere vivo il dibattito sulla riforma delle professioni evitando che altre questioni, peraltro meno urgenti, distraggano l’attenzione dei politici”. Di qui dunque l’idea di programmare un dibattito allargato per il prossimo mese, quasi certamente in una sede istituzionale neutrale. “Quest’iniziativa – commenta Berloffa – rientra nell’opera di sensibilizzazione che da sempre Assoprofessioni esercita con l’obiettivo finale di raggiungere la tanto ambita meta della riforma”. In questo senso la confederazione vede di buon occhio il prosieguo dell’attività alla II Commissione del Cnel, presieduta da Giuseppe Casadio. Assoprofessioni fa infatti parte del gruppo di lavoro che sta portando avanti il dibattito sul riconoscimento delle associazioni alla luce del decreto legislativo che ha recepito in Italia la direttiva sul Reciproco riconoscimento delle qualifiche professionali. E il gruppo si è già riunito due volte al consiglio nazionale dell’economia e del lavoro dall’inizio dell’anno. Mentre per marzo il Cnel intende dar vita ad un seminario al fine di presentare ed esaminare i dati emersi dal Repertorio delle professioni curato da Isfol e Istat. “Al presidente Casadio – sottolinea Berloffa – con il vicepresidente Edoardo Rossi, abbiamo già avanzato la nostra istanza di organizzare un tavolo separato nel quale riservare particolare attenzione alle medicine alternative che investono il diritto costituzionale in quanto strettamente correlate alla salute pubblica”.
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Roma – 26 marzo. Ore 9,30 Sala Conferenze Camera dei Deputati. Dibattito pubblico “La Riforma delle Professioni che vogliamo”. Organizzato da Assoprofessioni. >>>


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