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Giù le mani dal ministero della sanità

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Sindacati medici a politici, no all'eliminazione o all'accorpamento con dicastero Lavoro

Nessuno tocchi il ministero della Salute: è questo il messaggio che i sindacati medici rivolgono alla classe politica. Ridurre il numero dei ministeri a 12 e unire Salute, Lavoro e Politiche Sociali in un unico 'superdicastero' del Welfare, come prevede una norma già approvata in Finanziaria, non piace affatto alle organizzazioni sindacali dei camici bianchi, convinte che una simile 'fusione' metterebbe in serio pericolo uno dei beni primari: la salute dei cittadini."Accorpare il ministero della Salute a quello del Lavoro - spiega il segretario nazionale della Federazione italiana medici di famiglia (Fimmg), Giacomo Milillo - sarebbe una cattiva idea. Una proposta controproducente che troverebbe il gradimento solo delle Regioni che, in questo modo, avrebbero una maggiore autonomia nella gestione delle risorse". Ancora più categorico il segretario nazionale dell'Anaao Assomed, Carlo Lusenti, secondo cui quella del 'taglio' o dell'accorpamento del ministero di Lungotevere Ripa "è un'ipotesi da evitare. Assolutamente". Secondo Lusenti 'fondere' i dicasteri Salute e Lavoro sarebbe come "mischiare le mele con le pere". Per il leader dell'Anaao, al limite, un'ipotesi potrebbe essere quella di unire il ministero della Salute solo con quello delle Politiche sociali. "Unione - spiega - che in alcuni assessorati regionali è già realtà".   Sulla stessa lunghezza d'onda il presidente dello Snami, Mauro Martini, assolutamente contrario, però, a qualsiasi tipo di accorpamento con un altro ministero. "Il dicastero della Salute - spiega - deve rimanere tale. Non si pensi di accorparlo ad altri, rischierebbe di perderebbe la sua forza e di smarrire la sua missione di garante di uno dei beni primari che è la salute dei cittadini. Diciamo quindi no a una sua scomparsa o a un suo indebolimento, e faremo sentire alta la nostra voce perché ciò non avvenga". Sì alla riorganizzazione del ministero della Salute, ma no alla sua scomparsa o alla sua fusione con altri dicasteri. È questo invece il pensiero di Armando Masucci, segretario nazionale della Federazione medici Uil-Fpl, convinto dell'assoluta specificità del dicastero di Lungotevere Ripa. "Specificità e peculiarità - spiega - che poco hanno a che fare con quelle tipiche del ministero del Lavoro".

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