OPERATORI SANITARI SUL PIEDE DI GUERRA
Di Luigi Berliri
Gli oltre 500 mila operatori sanitari potrebbero entrare in mobilitazione per protestare contro il mancato rispetto di un accordo con il ministro della Salute Livia Turco per la riforma degli ordini professionali. “Noi ci sentiamo arrabbiati e irritati. Speriamo che domani il Consiglio dei Ministri trovi il modo di prorogare la delega del documento 43/06, altrimenti cominceremo a mobilitarci, e a creare un pò di confusione”. Così Annalisa Silvestro, presidente della Federazione Nazionale Collegi Infermieri (Ipasvi), spiega le motivazioni che hanno spinto 27 diverse associazioni di professionisti sanitari a pubblicare a pagamento su Repubblica un appello al Ministro della Salute Livia Turco. “All'inizio dell'anno - spiega Silvestro, a nome di tutte le associazioni - è stata emanata la legge 43 per trasformare gli ordini professionali, come ad esempio quello degli infermieri e degli ostetrici. Una trasformazione più di forma che di sostanza, che prevedeva anche la formazione di nuovi ordini per le categorie che ancora ne erano sprovviste”. Nell'annuncio pubblicato oggi, gli operatori sanitari ricordano al Ministro “le funzioni su cui abbiamo reciprocamente convenuto”, quelle cioè “su cui devono impegnarsi e rendersi garanti gli Ordini delle professioni sanitarie: prestazioni e assistenza sanitaria d'eccellenza; valutazione costante delle competenze e delle professionalità; verifica della deontologia professionale a tutela dei cittadini. A questo proposito abbiamo avuto un incontro con il Ministro Turco - continua Silvestro - la quale ha promesso di risolvere la questione in un semestre. Ma siamo alla fine di agosto, e pur avendo incontrato successivamente anche il sottosegretario Patta, e pur avendo concordato insieme il testo come bozza per il Consiglio dei Ministri, non solo l'accordo non ha trovato luce; ma è stato addirittura modificato nelle porzioni che avevamo concordato insieme. Patta ci ha garantito che la proroga della delega contenuta nella legge 43 ci sarà - conclude Silvestro - e il nostro annuncio vuole solo ricordare pubblicamente la scadenza del semestre. Noi attendiamo di sapere cosa succederà domani al Consiglio dei Ministri, ed eventualmente cominceremo a mobilitarci”. Per saperne di più sull’Ipasvi (http://www.ipasvi.it/chisiamo/)