Allarme clima
I geologi chiedono una direttiva europea che uniformi le differenti normative nazionali e un ruolo centrale nella gestione delle risorse naturali e del territorio
L’Europa non ha una politica unitaria e organica di prevenzione dei rischi climatici I geologi chiedono una direttiva europea che uniformi le differenti normative nazionali e un ruolo centrale nella gestione delle risorse naturali e del territorio I geologi da tempo hanno evidenziato come non si possa continuare con una dissennata gestione del territorio e delle risorse naturali, rinnovabili e non rinnovabili, quali acqua, combustibili fossili, geotermia e minerali, di fronte alle nuove sfide derivanti dai cambiamenti climatici. Le previsioni, le ultime dell’Ipcc, parlano di una temperatura del pianeta che può crescere fino a 3° entro il 2100 e di un innalzamento del livello dei mari fino a 7 metri, che la presenza di CO2 nell’atmosfera, per effetto della combustione di enormi quantitativi di combustibili fossili è molto aumentata riportando indietro di circa 4 milioni di anni il processo di trasferimento della CO2 atmosferica nelle formazioni geologiche sottoforma di idrocarburi. E’ crescente il numero di catastrofi idrogeologiche, associato a precipitazioni di maggiore intensità anche in paesi che ne sembravano immuni (per esempio, in Sardegna recentemente sono caduti in un solo giorno 500 mm di pioggia, valore comparabile all’altezza di precipitazione di un intero anno), nonchè l’incremento in certe fasce di latitudine dei periodi di siccità. I cittadini dei Paesi europei, a causa della crescente utilizzazione del territorio a fini urbanistici e infrastrutturali, sono soggetti ad un aumento del tasso di rischio di natura geologica, generato da frane, terremoti, alluvioni, vulcanismo, subsidenza, erosioni dei litorali, desertificazione I geologi denunciano che in Europa, per quanto concerne la tutela delle popolazioni dai rischi geo-naturali e la corretta utilizzazione delle risorse naturali, c’è una carenza di quadri normativi organici e coerenti ed è per questa ragione che in occasione della Conferenza Internazionale sui Rischi Geologici, organizzata dalla Federazione Europea dei Geologi e dal Consiglio Nazionale dei Geologi Italiani, è stata approvata una mozione (di seguito) che verrà invitata al Parlamento Europeo, e al suo Presidente Hans-Gert Pöttering, al Consiglio d’Europa, e al suo Presidente Angela Merkel, alla Commissione Europea, e al suo Presidente José Manuel Barroso e al Commissario all’Ambiente Stavros Dimas in cui si chiede che ci sia un impegno delle istituzioni comunitarie.