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Medici in rivolta

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di Luigi Berliri

È ormai un bollettino di guerra: stato di agitazione in Toscana e Sicilia contro i tagli nella continuità assistenziale: intere aree rischiano di rimanere senza servizi sanitari, sciopero unitario il 27 aprile in Campania dei medici di famiglia, di continuità assistenziale, del 118 e dei pediatri per la mancata apertura delle trattative regionali e contro le disposizioni che limitano l’autonomia professionale del medico danneggiando il cittadino. Proteste in Calabria e Lombardia, contro i continui attacchi alla professionalità dei medici di famiglia da parte di Asl e Regioni. «Non ne possiamo più – ha detto a MP Giuseppe Del Barone, presidente del Sindacato dei Medici Italiani-SMI, alla fine della segreteria nazionale, tenutasi a Roma, questo fine settimana - gli scioperi e gli stati di agitazione si moltiplicano in tutta la penisola. In questi anni le Regioni sono state investite di molte competenze ed il risultato è sotto gli occhi di tutti: si tagliano i servizi per i cittadini e si scarica sui medici la colpa di ogni disfunzione. Le Regioni da un lato, il Governo dall’altro – ha continuato - ancorati ad una vecchia logica che vede nella sanità una voce di spesa, anziché una risorsa su cui investire, si sottraggono dall’affrontare le vere priorità per rendere più efficiente il nostro servizio sanitario nazionale. Solo in questa ottica si comprendono i ritardi nella chiusura dei contratti regionali e le contemporanee ed irresponsabili fughe in avanti di realtà come la Toscana. Da un lato un immobilismo che pregiudica tanto i medici quanto i servizi sul territorio, dall’altro una politica di tagli che precarizza ulteriormente il lavoro di migliaia di professionisti e che riduce i servizi sanitari. Tutto ciò – ha concluso Del Barone - dopo anni di proclami sulla necessità di rafforzare il territorio e sul superamento della visione ospedalocentrica. Ma d’altronde, secondo alcuni, è più importante parlare per mesi di “Case della Salute”. La politica degli annunci sta mostrando i suoi limiti e le sue contraddizioni. La sanità è in crisi, i medici sono sotto attacco, i cittadini sempre più sfiduciati e preoccupati».
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