La legge Castelli deve morire entro luglio
Il Csm pungola il Parlamento: fate presto
Il plenum del Consiglio superiore della magistratura ritiene che i tempi di approvazione del disegno di legge Mastella sulla riforma dell'ordinamento giudiziario, approvata nella scorsa legislatura, potrebbero essere troppo lunghi. L'organo di autogoverno della magistratura, in un documento votato da tutti i consiglieri, ribadisce di aver già sollecitato il governo ed il Parlamento affinché fossero approntate entro il termine del 31 luglio 2007 le modifiche alla legge delega n. 150 del 2005, concernente la riforma dell'ordinamento giudiziario, nella consapevolezza che il mancato rispetto di tale termine determinerebbe gravi ripercussioni sul funzionamento dell'organizzazione giudiziaria e sulla stessa attività del Consiglio. Ma l'iter parlamentare scelto dal governo per l'approvazione del ddl non piace alla magistratura e al Csm che temono il passaggio in prima lettura al Senato. Qui, infatti, il testo potrebbe subire molte modifiche perché la maggioranza è traballante e non c'è il pieno accordo di tutta l'Unione, soprattutto sulle norme che modificano ancora una volta, riportandole indietro, le funzioni di giudici e magistrati. Se il Parlamento non approvasse il ddl Mastella entro il 31 luglio 2007, entrerebbero in vigore le norme dell'ordinamento giudiziario così come è stato riformato dal precedente governo. Se invece il Guardasigilli e il Governo avessero scelto di cominciare la discussione del ddl alla Camera, la maggioranza non avrebbe avuto difficoltà ad approvare il testo, seppure in zona Cesarini, perché avrebbe poi potuto chiedere il voto di fiducia al Senato. Tutto ciò sta determinando una forte preoccupazione, stante la necessità che, nei tempi compatibili con le scadenze fissate dalla legge, siano adottate tutte le misure normative opportune in un quadro di riforma dell'ordinamento giudiziario. Per questo il plenum del Csm "invita il ministro della Giustizia a sensibilizzare adeguatamente i presidenti dei due rami del Parlamento sulla assoluta e improcrastinabile necessità di adottare tutti gli accorgimenti opportuni ai fini dell'approvazione in tempo utile delle modifiche all'ordinamento giudiziario come più volte richiesto e sollecitato".