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Gli specializzandi non mollano: terzo giorno di sciopero

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Solidarietà dalla Fdereazione dei medici. E a Genova botta e risposta tra giovani medici e il ministro dell’Economia, Tomaso Padoa Schioppa.

Il presidente della Fnomceo, la federazione degli ordini dei medici, Amedeo Bianco, esprime piena solidarietà ai 22 mila medici in formazione che da tre giorni stanno scioperando. E Genova botta e risposta tra giovani medici e il ministro dell’Economia, Tomaso Padoa Schioppa. ''Le questioni che da anni questi colleghi pongono al centro della loro giusta e civile protesta - ha dichiarato il presidente dei medici italiani - sono centrali allo sviluppo di una buona rete di servizi sanitari che deve poter contare su professionisti motivati e sostenuti nella loro preparazione nel sapere: nel saper essere e nel saper fare''. Al di là delle dovute e ''ormai indifferibili soluzioni ai problemi normativi economici e previdenziali sollevati'', secondo il presidente di Fnomceo, nell'attuale modello formativo c'è un difetto di fondo, rappresentato da un'insostenibile autoreferenzialità delle istituzioni universitarie. ''Lo specialista europeo si forgia sicuramente nelle aule universitarie, e le nostre sono di assoluto prestigio, ma soprattutto - ha infatti sostenuto - nei luoghi, nei contesti e nelle attività di assistenza e cura: su questo punto dobbiamo tutti riflettere con più coraggio e responsabilità''. Gli specialisti in formazione, ha in buona sostanza detto Bianco, non sono studenti attempati ma professionisti che andrebbero, proprio in ragione delle competenze da sviluppare, inseriti a pieno titolo nei processi assistenziali, promuovendo, anche in ragione di questo, un diverso status giuridico, economico, previdenziale e professionale. ''Il nostro Paese deve cogliere la grande opportunità ha perciò concluso Bianco - di poter disporre, accanto a prestigiose Facoltà di Medicina, di un Servizio Sanitario Nazionale assolutamente idoneo e competente ad insegnare il saper essere e il saper fare''. Intanto si è svolto un incontro fuori programma con i medici specializzandi per il ministro dell' economia Padoa Schioppa, in visita oggi a Genova. All' uscita del palazzo della Regione Liguria, dove ha avuto in mattinata una serie di colloqui, Tomaso Padoa Schioppa è stato avvicinato da un gruppo di giovani medici in camice bianco, reduci da una manifestazione svoltasi nella mattinata, e si è intrattenuto con loro. Al ministro, un giovane medico ha chiesto se fosse a conoscenza della situazione degli specializzandi in Italia e se il Governo ha intenzione ''di riuscire a risolvere entro breve l' annosa questione del contratto di formazione, soprattutto per quanto riguarda i nostri colleghi che si sono ormai laureati da un anno e lavorano gratuitamente nei vari reparti''. ''Non le rispondo sul punto specifico - ha risposto il ministro - ma di sanità ci occupiamo moltissimo, credo in modo molto costruttivo, specialmente in Liguria perché la Regione ha fatto notevoli miglioramenti e mi auguro che questa situazione si possa affrontare''. Non soddisfatto, il giovane ha insistito sollecitando attenzione al problema: ''perché' alla fine - ha detto - saremo noi a curare e attualmente non abbiamo una formazione che ci consenta di essere veramente competitivi''. ''Ha ragione - gli ha risposto il ministro -. Il mio medico sta andando in pensione. Ne parlerò con la collega Livia Turco. La finanziaria comunque ha già fatto qualcosa che non c'era''. ''Ma mancano i decreti attuativi - ha ribattuto il giovane medico - è una situazione che si trascina dal '92''. Il colloquio si è concluso con l'invito da parte del presidente della Regione Burlando agli specializzandi a un incontro presso la Regione per poi poter portare le istanze al ministro Turco.
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