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Vogliamo la riforma delle professioni

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Giuseppe Cappochin, presidente del C.U.P Veneto, lo dice presentando il congresso di Rovigo

“Vogliamo la riforma delle professioni intellettuali, contrariamente alle accuse che ci sono rivolte di rifiutarla. E lo dimostriamo presentando una nostra proposta di legge di iniziativa popolare per un modello di competitività che si basa sulla qualità, sull’innovazione e sulla formazione”. Lo ha detto Giuseppe Cappochin, presidente del C.U.P Veneto (Comitato Unitario Permanente degli ordini e collegi professionali), durante la presentazione dei temi e gli obiettivi del IV Congresso Regionale delle Professioni Intellettuali, che si terrà sabato 24 marzo presso il Centro Servizi della Fiera di Rovigo. Una proposta di legge, alternativa al testo messo a punto dal Ministro della Giustizia, che sarà presentata nel corso del congresso. Triplice il suo obiettivo: tutelare gli interessi collettivi connessi con l’esercizio professionale, favorire l’iniziativa dei professionisti rendendo più autonomi i C.U.P. territoriali rispetto alle organizzazioni nazionali, valorizzare la funzione economica e sociale della professione.  Il congresso di sabato si occuperà, in prima di tematiche regionali, con l’introduzione di Giuseppe Cappochin che illustrerà gli obiettivi, le esperienze e i risultati concreti ottenuti dal C.U.P. nel rapporto con la Regione Veneto, anche in seguito all’attenzione che il DPEF 2006 del Governo regionale rivolge alla materia delle professioni, in una logica di promozione della competitività e dell’innovazione, riconoscendo all’attività professionale il valore di “lavoro della conoscenza”. La sessione pomeridiana  verterà sulle questioni nazionali connesse alla definizione di un nuovo profilo normativo delle professioni intellettuali. La giornata è organizzata dal C.U.P. Veneto, cui aderiscono oggi 108 Ordini e Collegi professionali in rappresentanza di 100mila iscritti di 22 diverse professioni, e gode del patrocinio del C.U.P. Nazionale e del Forum delle Professioni Intellettuali del Nord Italia, oltre che da Regione Veneto, Comune e Provincia di Rovigo. Sul tema della competitività, anche a partire dalle riflessioni in merito al decreto Bersani sulle liberalizzazioni recentemente approvato (DL 223/2006), Alfredo Menon, presidente del C.U.P. Rovigo sottolinea che «il mercato deve decidere il successo o meno di un professionista, ma non certo la sua possibilità di esercitare». Durante i lavori del congresso sarà anche presentato lo studio svolto dal CREL-Conferenza Regionale sulle dinamiche Economiche e del Lavoro, organismo della Regione Veneto nel quale il mondo delle professioni ha articolato un proprio sistema di rappresentanze. “L’economia dei servizi è, incontrovertibilmente, l’economia che oggi produce più valore - evidenzia Luca Romano, consulente del CREL -; il gap che si sta creando con l’economia manifatturiera è veramente consistente, quindi, a maggiore ragione, a fronte di una tale crescita, deve crescere il peso di rappresentanza, nella politica e nelle istituzioni, di chi porta gli interessi di questa componente economica”.

 Si allega la relazione di Cappochin al  congresso del Cu di Verona  tenutosi a Verona il 17 febbraio nel quale si riassumono i punti delal riforma mastella contestati dagli orni professionali.

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