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28 luglio in piazza tutte le libere professioni.

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Elisa Pastore

Nel corso del Consiglio Generale di Confprofessioni, rappresentanza sindacale di 16 Associazioni di categoria, i liberi professionisti hanno proclamato l’agitazione permanente della Categoria, con una serie di iniziative e azioni dimostrative contro il Decreto Bersani. In particolare è prevista l’astensione delle categorie amministrative-economiche da ogni colloquio telematico con la Pubblica Amministrazione, ripristinando il rapporto cartaceo e rimandando alla stessa PA ruoli e compiti che oggi gravano sulle spalle del professionista, con la possibilità di una paralisi completa di molti settori della  Pubblica Amministrazione, facendo così emergere con chiarezza il ruolo strategico dei professionisti senza però ledere i diritti dei cittadini. È stata poi decisa anche la sospensione di tutti i tavoli con le ooss dei lavoratori al fine di creare un fronte comune coordinato per tutelare la crescita occupazionale quantitativa e qualitativa, messa seriamente in discussione da questo Decreto. Tutte le iniziative promosse dalle singole sigle associative saranno sostenute e coordinate da Confprofessioni, che è stata in prima linea venerdì scorso a Roma in occasione della manifestazione dell’avvocatura e lo sarà il prossimo 28 luglio all’assemblea generale indetta nella capitale dai sindacati di commercialisti e ragionieri (Adc, Andoc, Ungdc, Snrc e Unagraco). È stata indetta infine per il mese di settembre, una manifestazione nazionale unitaria di protesta cui parteciperanno tutte le associazioni sindacali aderenti ai massimi livelli e gradi. “I liberi professionisti proclamano l’agitazione – ha dichiarato Gaetano Stella, presidente di Confprofessioni - perché problematiche complesse e fondamentali per l’intera collettività sono state affrontate in modo frammentato e demagogico  con disposizioni disorganiche, provvedimenti occasionali e inefficaci alla soluzione dei problemi reali. Siamo invece disponibili ad avviare un dialogo per un reale e concreto percorso di riforma – ha proseguito Stella - che rispetti però la dignità del Professionista, garantisca il cittadino e incentivi un comparto in crescita occupazionale e con una rilevante incidenza nel PIL”. Confprofessioni, presieduta da Gaetano Stella, è la confederazione che tutela gli interessi dei liberi professionisti come rappresentanza sindacale di categoria. Riunisce 16 organizzazioni associative di quattro macro comparti (amministrativo-economico; giuridico; tecnico; sanitario-sociale). Parte sociale dal 2001, è firmataria del contratto collettivo nazionale di lavoro, rinnovato lo scorso 3 maggio, per i dipendenti degli studi professionali: oltre 1,5 milioni di dipendenti, per 4 milioni di operatori che producono il 12,5% del PIL nazionale. Di concerto con le rappresentanze sindacali Confprofessioni ha attivato due organismi bilaterali (Cadiprof - Cassa di previdenza sanitaria integrativa per i dipendenti degli studi professionali - e Fondoprofessioni - Fondo paritetico interprofessionale nazionale per la formazione continua dei dipendenti degli studi professionali e delle aziende collegate-) come strumenti operativi per lo sviluppo del comparto.Intanto dopo il fallimento dell’incontro al ministero dello Sviluppo Economico tra governo e farmacisti sulla liberalizzazione prevista dal decreto Bersani domani le farmacie abbasseranno le saracinesche. Il ministro, che non era presente alla riunione, avrebbe chiesto al sottosegretario Paolo Giaretta di mantenere una posizione rigida. I farmacisti pertanto terranno le serrande abbassate domani nonostante i richiami della commissione di garanzia.

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