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A giugno la II Conferenza Nazionale sulla Giustizia

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Un documento approvato dalla Giunta dell’Oua indica il programma di massima e le ragioni che hanno portato a questa decisione.

«Convocare dopo oltre 20 anni la II Conferenza nazionale sulla giustizia è un obbligo morale nei confronti dei cittadini – ha detto  Michelina Grillo, presidente Oua – se non la fa il governo la faremo noi trasformando la nostra conferenza dell’avvocatura in una grande momento di confronto con la società civile, i magistrati, le forze politiche, il personale degli uffici giudiziari. Le ragioni di questa urgenza possono così esprimersi: “Dico subito e chiaro che siamo ad un punto di svolta: o la nostra comunità si rassegna a subire un’amministrazione della giustizia che è disordinata, inefficiente, confusa, incoerente, la quale, per giunta, si mescola o supplisce ad altre amministrazioni dello Stato, Giustizia che nei processi civili è diniego della stessa, in quelli penali e nell’amministrazione penitenziaria è vulnerazione della persona umana e violenza sulla medesima, in pieno dispregio di quella Convenzione dei diritti dell’uomo che pure – da molti anni – è legge del nostro Stato”. Sono le parole pronunciate dall’allora presidente del Cnf, Franzo Grande Stevens presentando la   I Conferenza nazionale della giustizia, tenutasi oltre venti anni fa. Queste parole - ha continuato Grillo - sono di una disarmante attualità. Tutto ciò a distanza di oltre vent’anni, non può non far pensare e non può non essere per tutti fonte di grande preoccupazione. Un sistema giustizia che è un malato terminale, per il quale non si è stati in grado, malgrado il tempo, ed i progressi del diritto, della tecnologia e delle scienze dell’organizzazione, di reperire una valida cura. Oggi si impone per senso di responsabilità e per dare risposte alla domanda di legalità e di sicurezza che viene dal cittadino e dal sistema economico, un consulto al più alto livello, cioè quella II Conferenza Nazionale della Giustizia che l’Oua, rappresentante politico dell’Avvocatura italiana, ha deliberato di organizzare in autonomia per dare una scossa ad uno scenario politico sempre più sordo e passivo di fronte ai gravi problemi del nostro Paese. Chiameremo a partecipare attivamente tutti i soggetti interessati, perché deve essere un momento reale di confronto, non una passerella per operazioni cosmetiche a danno dei cittadini».  Leggi la delibera dall’Oua  

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