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A giugno gli stati generali dell’avvocatura

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L'Oua chiede un maggiore confronto sulla riforma delle professioni

Serve una nuova e più produttiva fase di dialogo tra avvocatura e politica sulla riforma della  giustizia e delle professioni. A chiederlo è l’Oua che ha anche deciso di convocare a giugno la quinta conferenza nazionale della categoria.  “È  nostra chiara volontà non abbassare il livello di mobilitazione - spiega il presidente Michelina Grillo- Bisogna scongiurare che venga distolta l attenzione sull’urgente necessità di una riforma della giustizia e delle professioni. Si deve dare al Paese un sistema giudiziario efficiente e ai cittadini la garanzia di poter esercitare realmente i propri diritti”.  Proprio la questione dell'efficienza sarà al centro della conferenza dell'avvocatura. “Inviteremo il Guardasigilli ed i dirigenti del ministero, i rappresentanti delle forze politiche, i magistrati, i dirigenti amministrativi, i sindacati del personale, il mondo accademico e della cultura, la società civile, con l’obiettivo - sottolinea Grillo- di individuare le migliori strategie di intervento per un serio, condiviso, programmato ed organico percorso riformatore. Auspichiamo, inoltre – ha concluso Grillo - che l’avvio del percorso parlamentare, nei differenti ambiti, consenta una nuova e più produttiva fase di dialogo tra avvocatura e politici. Rispetto a questo iter, si sono già registrati segnali positivi di attenzione, come le assicurazioni di metodo dei lavori parlamentari della Commissione Giustizia della Camera fornite all’Oua personalmente dal suo presidente, on. Pisicchio”.  Di seguito i due documenti finali approvati il 9 e 10 febbraio scorso a Roma  

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