Dl Bersani: su compensi avvocati patti scritti.

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Luigi Berliri

Via libera dalla commissione Bilancio ad alcune modifiche alle norme del decreto Bersani che interessano le professioni e in particolare gli avvocati. La commissione ha approvato alcuni emendamenti di maggioranza. In particolare le modifiche intervengono sul potere del giudice di liquidare i compensi professionali nel processo sulla base della tariffa professionale; migliorano il testo relativo alla pubblicità, introducendo i criteri di trasparenza e veridicità del messaggio il cui rispetto potrà essere verificato dall'ordine professionale. E ancora, è stata introdotta la previsione della forma scritta, sotto pena di nullità, dei patti conclusi fra gli avvocati e i loro clienti, in ordine ai compensi professionali e la possibilità per le pubbliche amministrazioni di assumere come riferimento nelle procedure di evidenza pubblica le tariffe professionali. «Si tratta – è stato fatto notare da ambienti della maggioranza - di innovazioni migliorative che non intaccano i principi di liberalizzazione che sorreggono il provvedimento e che assumono, risolvendola positivamente, talune specificità dell'esercizio della professione forense e del funzionamento del sistema giudiziario e della pubblica amministrazione. Altre modifiche potranno essere apportate al testo in ordine alla riduzione del contributo unificato per i processi amministrativi, all'eliminazione del vincolo di solidarietà dell'avvocato per i contributi processuali, all'affermazione delle misure riguardanti le spese di giustizia. La maggioranza e il governo, in tal modo, forniscono risposta positiva per assicurare dignità alla professione forense, equità e trasparenza nel rapporto tra cittadini e sistema giudiziario».