Dalle professioni un aiuto per modernizzare il paese
di Luigi Berliri
Aiutare i giovani ad accedere più facilmente al mondo delle professioni. Aiutare i professionisti a mettersi insieme e meglio affrontare, in studi associati, la sfida dei mercati internazionali, con un loro contributo diretto alla crescita della nostra economia. È questa la parola d’ordine che è uscita dal convegno sulla riforma delle professioni svoltosi venerdì a Firenze. ,L’assessore alle riforme della Toscana Agostino Fragai ha evidenza prima di tutto gli obiettivi. “Senza l'aiuto che può venire dal mondo delle professioni - ha chiarito - la modernizzazione e la dinamizzazione che vogliamo imprimere al sistema toscano è impossibile. Per spingere sull'acceleratore c'è bisogno anche di loro: serve uno sforzo dell'intera società toscana. E soprattutto in una realtà come la nostra contraddistinta da piccole e piccolissime imprese sono i professionisti, professionisti formati e al passo con i tempi, che possono fare la differenza, modernizzare il sistema e semplificare anche la vita ai cittadini”. Su come questo potrà avvenire, sugli strumenti - a partire da quelli legislativi - che potranno essere utilizzati e sul chi farà (o potrà fare) che cosa, la discussione è invece aperta. Alle spalle ci sono anni di tira e molla, di leggi fatte e di ricorsi che poi quelle stesse leggi hanno depotenziato, di direttive comunitarie che alle professioni guardano essenzialmente in termini di libero mercato e concorrenza, di accezioni su quello che si intende per professionisti a volte anche diverse, di progetti di leggi nazionali e norme di dettaglio regionali, di liberalizzazioni annunciate e in parte realizzate e di riforme ancora attese. A Firenze si è aperta una nuova stagione di dialogo e confronto aperto: con il governo presente attraverso il sottosegretario alla giustizia Luigi Scotti, che ha la delega proprio per la riforma delle professioni, con le Regioni, tutte assieme, che hanno illustrato il loro punto di vista, con la voce dei professionisti affidata al Comitato nazionale che riunisce ordini e collegi professionali (Cup) e al Coordinamento delle associazioni che rappresentano invece le professioni prive di ordine (Colap), con la Regione Toscana che ha ospitato ed organizzato l'evento assieme alla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome. Dibattuta, nel convegno, anche la questione dell'abolizione delle tariffe minime: di nuovo un errore per il Cup, un elemento di maggior concorrenza che non rischia di abbassare la qualità dei servizi per il Colap. In Italia il settore dei servizi professionali conta tra i quattro milioni e mezzo e i 5 milioni di lavoratori (stime Cnel), tra professioni regolamentate e non, che prestano la loro attività soprattutto nel settore dei servizi, pubblici e privati, ma anche delle imprese. In questo mondo ampio e variegato convivono professionisti autonomi, professionisti dipendenti e collaboratori dai tanti e diversi rapporti di lavoro. Sono almeno il 20% di tutti gli occupati e un terzo di tutti i lavoratori del terziario. In Toscana i professionisti sono tra 298 mila e 319 mila (stime ricerca Elea). Con le collaborazioni attivate gli operatori professionali diventano circa 500 mila.