Governo e Professionisti a confronto
Domani a Firenze in un convegno Governo, Cup e Colap dicono la loro sulla riforma.
Con Mastella, Lupoi, Sirica, Catricalà ed il presidente della Regione Martini L’iniziativa dal titolo “Le prospettive degli interventi regionali in materia di professioni” avrà luogo dalle ore 9.30 presso l’aula magna dell’Università degli Studi in piazza San Marco numero 4. Prenderanno parte tra gli altri alla tavola rotonda, coordinata dal Direttore del Sole 24 ore Ferruccio De Bortoli, Claudio Martini, presidente della Regione Toscana, Maurizio De Tilla, presidente Federazione Avvocati d’Europa, Clemente Mastella, ministro della Giustizia, Antonio Catricalà, presidente Antitrust e Raffaela Sirica, presidente del Cup (Comitato Unitario delle professioni) L’incontro ha una duplice valenza: nazionale e regionale. La valenza nazionale ci porterà ad esaminare i contenuti della recente proposta di decreto legislativo emanato dal governo per il riordino delle professioni. La valenza regionale, affronterà, alla luce dello scenario ricordato, quali interventi sono possibili ed utili per l’economia della Toscana. La regione ha fatto precedere questo incontro da due analisi appena concluse in materia di professioni: una (esterna, che viene presentata nel pomeriggio) realizzata d’intesa con la direzione della formazione professionale, sulla composizione e sulla qualificazione delle strutture ordinistiche ed associative; ed una (interna) discendente da un gruppo di lavoro promosso dalla Regione, che ha teso ad evidenziare le attività che la regione svolge in questo settore, ancorché non definibili in termini di politiche per le professioni. In Italia, il settore dei servizi professionali rappresenta una quota pari a circa il 20% del Pil nazionale. Sotto il profilo occupazionale, esso rappresenta un universo di circa 5 milioni di persone (stime Cnel), appartenenti a professioni regolamentate e non, che prestano la loro attività soprattutto nel settore dei servizi, pubblici e privati, ma anche nelle imprese. In questo mondo ampio e variegato convivono professionisti autonomi, professionisti dipendenti, collaboratori dai tanti e diversi rapporti di lavoro. A livello nazionale, su 22,4 milioni di lavoratori, i 5,5 milioni di professionisti calcolati dal Censis costituirebbero il 25%, cioè ¼ del totale degli occupati, e il 37,8% di tutti gli occupati nel settore terziario. In occasione del Convegno Sull’Europa e le professioni, organizzato dalla Regione Toscana, a Firenze, lo scorso 10 febbraio 2006, qualcuno mise in discussione l’entità del dato ma questo, non deve essere molto lontano dalla realtà. E’ chiaro che molto dipende dai sistemi di calcolo e da come si definiscono i professionisti che si indagano, ma la vera e propria esplosione del settore Terziario alla quale si è assistito dopo gli Anni ’70 e le forti dinamiche del settore dovrebbero portare (su una base prudenziale) intorno al 20% degli occupati totali e al 33% (cioè 1/3) di tutti gli occupati del Terziario; tradotto in valori assoluti ciò significherebbe da 4.500.000 a 4.850.000 professionisti in Italia e da 298.000 a 319.000 professionisti in Toscana. (Stima ricerca Elea). Se a ciò aggiungiamo gli addetti del settore la stima attendibile è intorno i 500.000 operatori professionali. “L’iniziativa che vedrà la presenza dei numerose personalità e rappresentanti del mondo delle professioni – dichiara Giuseppe Lupoi coordinatore nazionale del Colap (Coordinamento Libere Associazioni professionali) - è un momento significativo per poter approfondire gli sviluppi e le ripercussioni della riforma Mastella anche in chiave territoriale. La Toscana, dove sono presenti attualmente oltre 400mila professionisti non regolamentati, può rappresentare un promotore significativo di iniziative istituzionali in grado di integrare normative regionali con la legislazione nazionale. Il Colap – conclude il cordinatore – sarà ascoltato nei prossimi giorni dalle commissioni congiunte Attività produttive e Giustizia della Camera dei deputati e chiede a gran voce che con la ripresa dell’attività parlamentare si giunga al più presto alla conversione in legge del decreto sulla riforma. Il testo presentato da Mastella rappresenta sicuramente un ottimo punto di partenza: è la prima volta infatti che viene formulata una proposta che immagina un vero sistema sinergico e duale fra ordini ed associazioni professionali”.