Consulta delle problematiche fiscali, la Lapet chiede chiarezza al ministro
di Elisa Pastore
È partito questa mattina dagli uffici di presidenza Lapet, il telegramma indirizzato al ministro dell’Economia e finanze, Tommaso Padoa-Schioppa, e al suo vice Vincenzo Visco. Il presidente nazionale dell’associazione dei tributaristi, Roberto Falcone, dopo aver sottolineato la piena approvazione all’istituzione della Consulta, avvenuta con decreto ministeriale lo scorso 28 dicembre 2006, in attesa di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, ha richiesto, in relazione ai principi di trasparenza, efficienza ed imparzialità dell’azione amministrativa, con quali criteri è stata operata la scelta del rappresentante dei tributaristi. La Lapet è la più rappresentativa delle associazioni di categoria. Prima in Italia a costituirsi, nel lontano 1984, oggi arriva a contare più di 5mila iscritti, distribuiti nelle oltre 95 sedi provinciali, a loro volta raggruppate in 20 delegazioni regionali. “Per quanto lodevole sia questa iniziativa – ribadisce Falcone – è opportuno chiarire bene i criteri di selezione utilizzati per scegliere i diversi rappresentanti delle categorie, altrimenti la stessa Consulta perderà automaticamente la sua autorevolezza. E finirà per diventare l’ennesimo organismo completamente privo di utilità pratica”.