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A Roma gli stati generali degli infermieri

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di Luigi Berliri

L’appuntamento è fissato per il 13 gennaio 2007. A Roma si terranno gli stati generali delle professioni sanitarie e sarà la prima assemblea nazionale delle professioni sanitarie. Un'assemblea che si annuncia combattiva: all'ordine del giorno la riforma delle professioni e l'approvazione degli ordini. Fissata al termine di un ampio dibattito dai rappresentanti delle associazioni professionali dell'area infermieristica, riabilitativa, tecnico sanitaria e della prevenzione, la riunione si terrà a Roma, e, spiegano gli organizzatori, “sarà una giornata di discussione, informazione e confronto: al centro del dibattito, la proposta del governo sulla riforma delle professioni presentata dal ministro della Giustizia, Clemente Mastella, le iniziative a sostegno della legge 43 per l'approvazione degli ordini, la difesa della titolarità e dell'autonomia dopo l'attacco al sistema delle professioni di questi mesi, che rischia di mettere in discussione le conquiste intellettuali degli ultimi vent'anni. Alla giornata del 13, assicurano i rappresentanti delle organizzazioni sanitarie, “seguiranno altre iniziative politiche e culturali, che hanno l'obiettivo di affermare gli elementi portanti della sanità italiana, consolidati dal 1990 a oggi: le competenze, la formazione, l'autonomia, la responsabilità, l'etica e la deontologia- concludono le associazioni- sono conquiste importanti e irrinunciabili delle professioni sanitarie: saranno difese in modo perentorio e senza alcuna deroga”. Vincenzo Manigrasso, presidente nazionale dell'Aifi, Associazione italiana fisioterapisti (20.000 iscritti, membro della Wcpt, World Confederation for Physical Therapy), spiega così l’iniziativa: ''Dall'ormai lontano 27 maggio scorso, quando il ministro della Salute Livia Turco assicurò la rapida applicazione della legge 43/2006 istitutiva degli ordini professionali, assistiamo a una pericolosa oscillazione di umori e decisioni. Decisioni che purtroppo nell'ultimo periodo sembrano concretizzare il tentativo di ridimensionare il ruolo delle professioni sanitarie nell'ambito del sistema sanitario italiano. Dopo l'esplicito stop dato dal governo alla creazione di nuovi ordini e albi professionali e l'ipotesi avanzata dal ministro Fioroni di creare un filone di formazione post diploma alternativo all'università, nel quale potrebbero finire anche i fisioterapisti, gli infermieri e i tecnici di laboratorio, siamo costretti ad assumere iniziative forti e a manifestare per far sentire la voce dei professionisti sanitari che tutti i giorni lavorano con e per i pazienti. Il nostro è un ruolo fondamentale nella sanità italiana - conclude Manigrasso - i fisioterapisti e i professionisti sanitari oggi garantiscono appropriatezza e qualità delle prestazioni, rigore scientifico, utilità sociale. E questo evidentemente dà fastidio a qualcuno. Ci mobilitiamo per garantire un'assistenza di qualità e, per questo, chiederemo ai cittadini di schierarsi al nostro fianco".    Leggi la cronistoria degli ultimi dodici mesi, dal 24 gennaio 2006 al 13 gennaio 2007

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