Legal Corner a marchio Coop: il parere dell’avvocato tra spaghetti e surgelati.
di Flippo Berselli (An)
Avevamo previsto che la cosiddetta Legge Bersani non avrebbe promosso la libera professione, ma avrebbe in realtà soltanto favorito le cooperative e i grandi gruppi . Dopo l’iniziativa volta a prevedere la vendita di alcuni tipi di farmaci presso la grande distribuzione, ora tocca agli avvocati. La Coop ha infatti diffuso un messaggio in cui propaganda l’offerta di consulenza legale prestata da propri avvocati. La questione è stata giustamente sollevata dall’Organismo Unitario dell’Avvocatura Italiana che ha denunciato anche tale iniziativa per sostenere l’astensione proclamata dalla relativa Giunta per il 14 - 15 - e 16. dicembre. L’iniziativa della coop palesemente sconfessa uno dei principali obiettivi dichiarati dalla contestata normativa pseudo liberalizzatrice voluta dal Ministro Bersani che era proprio quello del promuovimento della libera concorrenza. Se la vendita di alcuni medicinali presso i centri di grande distribuzione poteva lasciare francamente perplessi, l’offerta di assistenza e consulenza legali presso i medesimi centri è un fatto di straordinaria gravità. Non solo perché dequalifica la professione legale mercificandone i contenuti ed equiparando l’assistenza e consulenza prestata dagli avvocati a qualsiasi prodotto alimentare commercializzato in tali centri, ma anche perché finisce per favorire legali “amici” anche politicamente. Questi avvocati, se vogliamo ancora chiamarli così, saranno costretti ad offrire prestazioni a basso costo, ma anche probabilmente di modesta qualità con evidente danno della clientela. Una qualsiasi massaia acquistando, ad esempio, una mela se questa è marcia, se ne accorge e la restituisce, ma la medesima massaia come fa a capire se una consulenza legale è affidabile o meno? Una mela marcia può far venire il mal di pancia, ma una consulenza legale sbagliata ti può rovinare. Quale avvocato serio, preparato e responsabile può accettare di fare il venditore di pareri legali a tariffe prefissate dalle Coop? Se, da un lato, si renderanno disponibili professionisti privi di una adeguata preparazione che potranno creare gravissimi danni alla “clientela, dall’altra gli stessi eserciteranno una concorrenza sleale nei confronti di quanti non saranno disponibili a farsi inquadrare dalle Coop. La legge Bersani non ha quindi fatto avanzare l’Italia modernizzando le libere professioni, ma ci fa ripiombare a quella che realtà dei paesi dell’ex Unione Sovietica, dove gli avvocati il più delle volte erano impiegati dello Stato. Avremo in Italia legale non impiegati dello Stato, ma impiegati delle coop. Con buona pace di chi aveva giudicato con favore la pretesa spinta liberalizzatrice della legge Bersani.