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Fiducia per la Finanziaria: allarme previdenza per i professionisti

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di Monica Gorini

Con la fiducia posta alla Finanziaria, è immediatamente scattata la reazione del mondo dei professionisti: il più rapido è stato sicuramente il presidente dell’Int, Riccardo Alemanno. In una lettera al ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale Cesare Damiano, il presidente dell’Int ha esplicitamente chiesto che gli aumenti in ambito previdenziale per i subordinati 'non vengano applicati nei confronti dei professionisti iscritti al Fondo Inps della gestione separata, come previsto nel Dpef'. Alemanno suggerisce di inserire la richiesta in un emendamento alla legge Finanziaria. 'Avendo la Commissione Bilancio inviato tutto all'Aula per impossibilità di proseguire nella votazione dei numerosi emendamenti e poiche' verra' posta la fiducia su un testo modificato da un maxi emendamento del Governo - scrive Alemanno alla segreteria del ministro Damiano - dovrebbe essere possibile fare chiarezza sull'aumento che allo stato attuale non distingue tra professionisti e precari, come invece prevedeva in modo estremamente chiaro il Dpef'. La fiducia, come anticipato dal ministro per i Rapporti con il Parlamento, Vannino Chiti, verra' posta anche alla Camera in terza lettura. Il ministro ha anche aggiunto che "entro domani pomeriggio il governo presentera' al Senato il maxiemendamento sulla manovra". Il sottosegretario ai Rapporti con il Parlamento, Giampaolo D'Andrea, ha detto che "ci vuole un tempo tecnico per preparare il maxiemendamento" ed il testo recepira' le modifiche gia' approvate in Commissione, per ora decadute, e quelle su cui era gia' stata registrata l'intesa tra governo e maggioranza nella cabina di regia. Il presidente del Senato, Franco Marini, ha auspicato in apertura di seduta "una maxidiscussione sul maxiemendamento". Marini ha anche aggiunto: "Ritengo di assicurare nell'ambito del contingentamento dei tempi una discussione molto ampia sul maxiemendamento che con la questione di fiducia verra' posto sulla Finanziaria". Il presidente dei senatori dell'Ulivo, Anna Finocchiaro, ha sottolineato che "il maxiemendamento alla Finanziaria raccogliera' il lavoro della maggioranza. E' un impegno solenne che il governo ha preso". Sulle proteste del centrodestra riguardante la fiducia Anna Finocchiaro ha replicato: "La fiducia e' stata regolarmente posta dal centrodestra quando era al governo. Non capisco di quale strappo parli Schifani". Il ministro Vannino Chiti sulla fiducia aggiunge che oramai "per come e' diventata la Finanziaria non e' gestibile se non con lo strumento della fiducia. Mi auguro - ha aggiunto il ministro - che da gennaio governo, maggioranza e opposizione possano lavorare per modificare la legge finanziaria e la sessione di bilancio". "Ad oggi non c'è ancora il testo della Finanziaria. Il testo ufficiale che è stato depositato verrà ampiamente modificato e superato. Il Governo ha posto la fiducia, ma non si sa su quale testo, quindi in questo momento stiamo parlando del nulla". Lo afferma il presidente dei senatori della Lega Nord, Roberto Castelli, commentando l'autorizzazione alla fiducia sulla Finanziaria data dal Consiglio dei ministri. "A conferma di quello che dico - continua Castelli - c'è il fatto che la riunione dei capigruppo ha dovuto inventarsi un percorso strano nell'attesa che arrivi finalmente un testo definitivo. C'è da scandalizzarsi per il fatto che verrà riscritta tutta la Finanziaria". "Non si puo' andare all'esercizio provvisorio. Non e' consentito non per il bene del governo, ma per il Paese". Lasciando Palazzo Chigi il ministro dei Rapporti con il Parlamento Vannino Chiti spiega cosi' la scelta di porre la questione di fiducia sulla finanziaria al Senato. Quindi e' scontato che ricorrerete alla fiducia anche alla Camera per la seconda lettura?, chiedono i cronisti: "Si'- risponde Chiti- il nostro impegno e' approvare entro Natale la manovra. Ricorriamo alla fiducia anche perche' siamo convinti delle scelte di fondo della finanziaria.

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