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SCUOLA, OGGI SCIOPERO SNALS-CONFSAL

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di Luigi Berliri

Oggi si è fermato il mondo della conoscenza. I lavoratori della scuola, dell'università, della ricerca e dell'alta formazione artistica e musicale aderenti allo Snals hanno infatti incrociato le braccia per lo sciopero nazionale contro la Finanziaria indetto dalla Confsal, la confederazione generale dei sindacati autonomi dei lavoratori. " Il Governo dovrà prendere atto che la stragrande maggioranza dei lavoratori ha bocciato la Finanziaria 2007, giudicata iniqua e penalizzante per i lavoratori dipendenti, pubblici e privati,  e per i pensionati. La risposta dei lavoratori – ha dichiarato a MP il segretario generale Confsal, Marco Paolo Nigi – è stata eloquente.  Al Governo Prodi spetta trarne le conseguenze. Per la Confsal rimane l’impegno a proseguire la battaglia per il conseguimento degli obiettivi giuridici ed economici alla base della vertenza, tra i quali il rinnovo dei contratti e la stabilizzazione dei precari.   La penalizzazione da parte di questa Finanziaria del settore – ha aggiunto Nigi - è una grave iniquità per i lavoratori del comparto; essa pregiudica lo sviluppo culturale, economico e occupazionale del Paese e confligge con gli accordi europei che puntano decisamente su formazione e capitale umano per la crescita economica dell'Unione. La valorizzazione professionale ed economica dei docenti, e di tutto il personale della scuola, dell'università, della ricerca e Afam, viene mortificata con la negazione di congrue risorse esigibili nell'anno finanziario 2007. Il piano di stabilizzazione dei precari non ha, com'è necessario, una copertura finanziaria certa e determinata e, pertanto, rimane virtuale. Il rinvio di un anno dei rinnovi contrattuali, la previsione di risorse esigue e di fatto indisponibili, i tagli insostenibili agli organici e il debole e incerto piano di stabilizzazione dei precari – ha aggiunto Nigi - costituiscono le motivazioni profonde del disagio dei lavoratori della conoscenza e della conseguente azione di sciopero. La Legge Finanziaria 2007 va nettamente modificata nei settori chiave dello sviluppo, oltre che nelle politiche occupazionali e previdenziali. Questo se si vogliono promuovere equità sociale e crescita economica. Al momento la Finanziaria costituisce soltanto un improbabile aggiustamento dei conti pubblici”. La Confsal con una dettagliata piattaforma aveva chiesto negli incontri ufficiali di Palazzo Chigi al Governo interventi qualificanti nelle politiche del lavoro e della previdenza da mettere in essere fin dal primo esercizio finanziario della legislatura, quali una effettiva tutela ed un giusto recupero, seppure graduale, del potere di acquisto delle pensioni e dei salari, la stabilizzazione del posto di lavoro dei precari nell’ambito di mirate politiche occupazionali ed una concertata soluzione finalizzata all’avvio di una sicura ed equa previdenza integrativa. “Tutto questo – ha concluso Nigi – non è stato minimamente realizzato”. La Confsal che rappresenta complessivamente 1 milione di lavoratori, rende noto che i settori pubblici e privati interessati dallo sciopero sono stati, tra gli altri: la scuola e l'università (professori e personale non docente); il servizio sanitario nazionale (Asl, medici e personale paramedico); gli enti locali (dipendenti di comuni, province e  regioni, delle camere di commercio e i vigili urbani); i vigili del fuoco; le Poste; la Banca d'Italia; il parastato (Inps, Inpdap, ecc.); i lavoratori della Presidenza del Consiglio, dei ministeri e delle agenzie fiscali; la Rai; l'industria, il commercio, l'artigianato e la cooperazione.

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