Prendere o lasciare? Ci vorrebbe Fassino…I professionisti sulla proposta Mastella.
di Luigi Berliri
Riforma Mastella: sì, no,ni. Sul nuovo scenario normativo prospettato dal ministro Mastella per le professioni, i diretti interessati hanno mostrato di avere poche idee, ma confuse… Al Forum organizzato ieri a Roma dal quotidiano economico Italia Oggi c’era il gotha del sistema ordinistico e delle associazioni di professioni non regolamentate. Ospite d’onore dell’incontro era proprio Mastella. Nella sua brevissima apparizione si è limitato a illustrare i suoi buoni propositi con il nuovo assetto normativo che passerà ora all’esame del Parlamento, e soprattutto a chiarire che per i professionisti questa è l’ultima occasione utile. Prendere o lasciare. E lasciare vorrebbe dire rischiare parecchio. Subito dopo l’intervento di Mastella, si è aperto un acceso dibattito tra i protagonisti dell’universo dei professionisti. Guido Alpa (Presidente del Consiglio nazionale Forense) “L’Italia non può fare una corsa a sé, specialmente se si parla di professioni. Ci sono almeno due punti cruciali dove ci si dovrà confrontare con l’Europa: la prima riguarda il regime delle tariffe e la seconda il livello della liberalizzazione. Credo che a questo punto sia inutile polemizzare e conviene puntare sui lavori parlamentari, sfruttare i tanti deputati che da ogni schieramento hanno espresso la piena adesione alle richieste dei professionisti. E’ lì che potremo ottenere migliori risultati.” Sergio Polese (Presidente Consiglio Nazionale Ingegneri) “In questi ultimi tempi abbiamo praticamente detto di sì in ogni occasione, dimostrando ampia comprensione e disponibilità al rinnovamento. Esattamente iol contrario di quello sostenuto da chi ci accusava di corporativismo. Nel caso degli ingegneri, poi, credo che ci siano numeri e prove lampanti della nostra apertura ai giovani ed al rinnovamento: il 98% dei giovani ingegneri, superato l’esame di stato, è iscritto all’ordine ed abbiamo sempre sostenuto la piena volontà per una buona riforma delle professioni, all’insegna dell’innovazione. Ma quando una riforma non è buona non si può star zitti. Credo che sarebbe il caso lanciare un segnale al mondo politico, indicando nomi di possibili interlocutori che sappiano di professioni, e i viene in mente Fassino, perché quando fu ministro della Giustizia diede prova di grande disponibilità e attenzione per le nostre ragioni.” Maurizio De Tilla (Presidente Cassa Forense e presidente Adepp). “Una riforma che coinvolge oltre 3 milioni di professionisti va sempre concertata e condivisa. Non è stato fatto nulla di tutto questo. Si poteva e si doveva aprire un grande tavolo di concertazione, invece questa riforma è nelle mani di Bresani e Mastella che non conoscono nulla della materia. Sarebbe auspicabile l’intervento di personaggi più consoni e, condividendo il pensiero di qualche collega come Polese, penso a Fassino.” Giuseppe Lupoi (Coordinatore Nazionale Colap) “Dobbiamo superare i particolarismi e pensare che stiamo vivendo una situazione di grande disagio da parte di tutto il paese. Basta con i singoli interessi delle singole professioni, altrimenti non si va da nessuna parte. Occorre partire dal concetto che i giovani professionisti hanno il diritto di lavorare e di essere tutelati. Noi tutti abbiamo il dovere di porre al centro della riforma delle professioni questo sacrosanto diritto, perché è in gioco il futuro di una intero paese.” Raffaele Sirica (Presidente CUP) “Va bene la massima disponibilità da parte nostra ma non possiamo sottacere che questa Riforma ed anche quella abbozzata da Bersani qualche mese fa, sono state fatte con un profondo e gravissimo pregiudizio ideologico che non prometteva nulla di buono e i risultati si son visti. Non possiamo calpestare le nostre istanze e la nostra qualificazione professionale in nome di una riforma che non tutela nessuno.” “Con la difesa fatta del suo ddl – ha detto Gaetano Stella, presidente di Confprofessioni - e definita miglior sintesi per la riforma della realtà professionistica, il ministro Mastella non ci ha affatto rassicurati. Apprezziamo però – ha proseguito Stella - la proposta del ministro di istituire una conferenza continuativa programmatica che ascolti i professionisti nel corso dell'iter parlamentare delle proposte di legge presentate sia da esponenti dell'opposizione che della maggioranza. Proprio su questo percorso parlamentare – ha aggiunto - riponiamo la nostra fiducia e la speranza di veder accolte le nostre richieste”. Al termine del Forum, i rappresentanti del sistema ordinistico e delle associazioni non regolamentate hanno convenuto che a questo punto occorre attendere l’approdo della nuova proposta Mastella in Parlamento e muoversi subito dopo con mirate azioni di lobbyng. Basterà? Nessuno si è sbilanciato in commenti pessimistici o ottimistici. Più che pretattica, sarebbe meglio parlare semplicemente di scaramanzia.