GIUSTIZIA: MASTELLA, DUE CANALI PER ACCESSO IN MAGISTRATURA
di Elisa Pastore
Due distinti canali di selezione per l'accesso in magistratura ed eliminazione del vincolo della scelta delle funzioni. Lo prevede la nuova riforma dell’ordinamento giudiziario messa in cantiere da Mastella. A riferire alcune novità più importanti è stato lui stesso nel corso del suo intervento intervenendo ad un convegno nell'ateneo di Roma Tre, proprio sull’ordinamento giudiziario. “Nella proposta di riforma che abbiamo elaborato – ha spiegato il Guardasigilli - è configurato un sistema di accesso in magistratura come concorso di secondo grado, in forma tendenzialmente omogenea a quella prevista per le altre magistrature. Si prevede anche – ha aggiunto - un secondo diverso canale di selezione, da affiancare al primo per non incorrere in prevedibili censure di incostituzionalità e rappresentato da un corso-concorso, aperto ai laureati più meritevoli, eventualmente sostenuti anche sul piano economico con la concessione di adeguate borse di studio”. L'ammissione al concorso ordinario oltre che in ragione dell'appartenenza ai ruoli delle giurisdizioni amministrative, contabili, militari o per l'appartenenza ai ruoli dell'avvocatura dello Stato – ha spiegato Mastella - è stata concepita anche in forza del conseguimento del diploma rilasciato dalle scuole di specializzazione nelle professioni legali, e a seguito del pregresso esercizio per un congruo periodo di funzioni giudiziarie onorarie. Saranno valide per l’ammissione al concorso anche esperienze in parte eterogenee rispetto alla professione di magistrato comunque caratterizzate dall'esercizio di specifiche e qualificate pubbliche funzioni, come nel caso degli avvocati con almeno due anni di iscrizione all'albo professionale”. Per quanto riguarda la prova scritta del concorso, verrà introdotto un quarto elaborato sulla risoluzione di un caso concreto della redazione di una sentenza. Soppressa, invece, la previsione di una vincolante scelta delle funzioni da parte dei vincitori di concorso, così come il colloquio psico-attitudinale “Novità notevolissime e importanti” ha commentato Edmondo Bruti Liberati, ex presidente dell' Anm che ha guidato le toghe nei numerosi scioperi contro la riforma dell' ordinamento giudiziario targata Castelli. “E' la prima volta che – ha aggiunto - dopo tanti anni, mi trovo ad applaudire un ministro della Giustizia”. “Non solo ha spiegato Bruti Liberati - viene ripristinato il rispetto dei principi costituzionali, ma è stato proposto un meccanismo adeguato che introduce elementi di valutazione professionale più precisi” e che frenerà la corsa all'abbandono verso le funzioni di Appello e di Cassazione. Per contro, per Liberati tre sedi per la scuola superiore della magistratura sono troppe, “sarebbe ha detto – un disastro ecologico da evitare”.