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Professioni: pronta la bozza finale del ddl Mastella stasera incontra gli ordini.

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di Luigi Berliri

Nessuna volontà di sopprimere gli ordini e certamente nessuna intenzione di scontrarsi, in modo pregiudiziale, con l'avvocatura. Ma la necessità di procedere, insieme, verso una modernizzazione ormai non più eludibile. Lo ha annunciato il ministro della Giustizia, Clemente Mastella (nella foto), alla cerimonia di conferimento delle Toghe d'Oro, organizzata dall'ordine degli avvocati di Foggia. Di fronte agli avvocati il guardasigilli ha puntualizzato di non aver voluto fin qui accettare inviti a partecipare a manifestazioni pubbliche organizzate da alcun ordine perché la necessaria fase dell'ascolto non era ancora conclusa. Con l'incontro dei giorni scorsi fra i rappresentanti dei ministeri competenti, l'iter si è adesso perfezionato. Proprio questa sera - informa una nota del Ministero - Mastella ha  convocato nuovamente in via Arenula i rappresentanti degli ordini per illustrare la bozza finale di riforma delle professioni. Un  testo che ha visto uno dei sottosegretari impegnarsi in ben 40 audizioni e per il quale sarà seguita la strada del disegno di legge. E se la delega per l'attuazione della legge dovesse essere affidata al ministro della Giustizia, Mastella ha sottolineato che la eserciterà ascoltando ancora tutte le categorie interessate. Al presidente del Consiglio Nazionale Forense, Guido Alpa, e agli avvocati presenti, il guardasigilli ha ribadito la disponibilità  al dialogo, rivendicando il primato della politica nelle decisioni. Il presidente Alpa, ha sottolineato il disagio degli avvocati che sarebbe causato, a suo parere, dalla riforma voluta dal ministro Pierluigi Bersani. Cosa che ha fatto anche il senatore Emilio Buccico (An), componente della commissione Giustizia del Senato, il quale ha raccolto consensi dagli oltre 500 avvocati provenienti da ogni  parte della Puglia presenti nell'aula magna. ''Da Foggia riparte un dialogo'', ha poi commentato il presidente dell'Ordine degli  avvocati di Foggia, Guido De Rossi. “Un dialogo – ha aggiunto - che può maturare e avvenire nel reciproco rispetto e lavorando insieme affinché la giustizia sia meno lenta e i cittadini ottengano risposte alle loro richieste di giustizia”. Più duro Mastella era stato ieri nel corso della inaugurazione del nuovo tribunale di S. Angelo dei Lombardi (Avellino). Una platea alla quale Mastella ha rilanciato con alcuni paletti l'invito al dialogo e alla collaborazione istituzionale. ”A magistrati e avvocati – ha detto  - continuerò a garantire il massimo del dialogo e della collaborazione, ma non piegherò le ginocchia davanti ad entrambi. La macchina della giustizia italiana è lenta, farraginosa, tartarughesca: tutti, abbiamo il dovere di fare qualcosa in più – ha aggiunto il Guardasigilli sottolineando che il precedente Governo “ha destinato negli ultimi tre anni il 51 per cento delle risorse in meno al settore giustizia e aperto un volume di fuoco inutilmente utilizzato contro la magistratura”. Mastella ha poi ricordato la urgente necessità di aprire una nuova stagione della responsabilità.  “Per la parte di mia competenza - ha ricordato il ministro - mi sto muovendo in questa direzione. Dopo anni di silenzi e rotture, ho ripreso il dialogo con i sindacati e abbiamo finalmente raggiunto l'intesa sulla riqualificazione del personale e, su un altro versante, avviato una seria e concreta azione per dotare di mezzi l'amministrazione giudiziaria”. Il ministro, che ha anche giudicato innaturale il ciclico dissenso che l'avvocatura dimostra nei confronti della magistratura, ha ribadito che 'i diritti del cittadino restano al centro dell'azione del ministero.

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